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Un lungo cammino di vita contraddistinto dalla bontà d’animo, da un amore immenso e infinito e dalla voglia di riempire di musica le giornate di un’intera comunità.
Luigi Serra, di Sarule, nel corso della sua vita non solo ha mantenuto vivo un forte spirito identitario nel suo paese, ma militando nelle file del Partito Sardo d’Azione, quello di un tempo ormai passato, si è sempre impegnato per difendere e promuovere i valori legati alla storia e all’orgoglio della nostra Isola.
Ha coltivato un amore da sogno: per 51 anni, infatti, ha condiviso la sua vita con Pierina. Il tempo passava, ma nei suoi occhi si leggeva sempre lo sguardo da innamorato della prima ora. I piccoli gesti e le attenzioni quotidiane erano alla base di questo legame solido e duraturo che ha trovato nelle figlie Maria Pina e Manuela il suo capolavoro.
Sono proprio le parole di Manuela che qualche giorno fa hanno commosso l’intera comunità di Sarule e chi conosceva Luigi Serra: per il suo modo di essere e di rapportarsi, per l’eleganza e lo stile, per la sua arte al servizio del paese e di una passione mai spenta.
“Ci hai trattato come regine e hai trattato tuo genero come un figlio, ci hai dato amore immenso, ci hai fatto vivere nella musica, nel ballo e nella gioia. Non avremmo potuto desiderare un padre, nonno migliore ne vedere un esempio di marito migliore. Ci manchi immensamente, il vuoto è e sarà incolmabile. Con te è andata via una parte del nostro cuore. Ci accompagneranno sempre i tuoi insegnamenti e i tantissimi bei ricordi di ogni istante vissuto insieme. Sei e sarai sempre con noi. Ti amiamo immensamente”
Con il suo organetto, per tanti anni, ha accompagnato il Gruppo Folk di Sarule e costantemente ha alimentato nei suoi compaesani il respiro autentico della passione per le tradizioni legate al ballo e agli abiti tradizionali. Motivo per lui di grande orgoglio è stato ritrovare nella nipote Fabiana quella passione e quel talento che fin da piccola, grazie agli insegnamenti del nonno Luigi, ha costruito nel corso degli anni.
Il Carnevale nei paesi della Barbagia ha un significato che va oltre: è una festa di comunità tanto attesa che unisce nel segno del divertimento e di tradizioni da custodire. I balli, in questo contesto, assumono un significato ben preciso, e anche in questo caso, ritrovavano a Sarule Luigi Serra come punto di riferimento per tutti.
“Io sono cresciuto ascoltando anche la sua musica” racconta Peppino Bande, musicista e suonatore di organetto di Sarule tra i più apprezzati in Sardegna. “Tziu Loisi era il punto di riferimento per il Gruppo Folk del nostro paese e per me, che da tempo ho il piacere di accompagnare la formazione di ballo, è fondamentale tenere sempre vivi i suoi consigli e non dimenticare mai ciò che ha costruito per il nostro paese”.
I balli di Luigi Serra sono racchiusi anche in un 45 giri che contiene “Ballu seriu de Sarule” e “Sa Bicchirina” dal titolo “Meridional Vis-Pa”, un documento che ci riporta in dietro nel tempo.
“L’ultimo organettista della vecchia scuola di Sarule” commenta Pietro Tanda, altro musicista di questa comunità. “Con lui va via un pezzo di storia del paese, le sue suonate antiche, la sua passione e l’amore per le nostre tradizioni. Per quello che ha fatto e per l’eredità che ci ha lasciato posso solo dire grazie”.
A Sarule la passione per l’organetto è sempre stata viva. Tziu Martine Contu, Gonariu Cheri (Balilla), Gosomo Bertocchi, Juvanne Bertocchi, Bertu Bertocchi, Antioco Deiana sono alcuni degli storici suonatori, mentre oggi, oltre ai già citati Peppino Bande, Fabiana Meloni e Pietro Tanda producono arte e si dilettano con questo strumento anche Marco Bande, Antonio Paniziutti, Roberto Tolu e Francesco Mattu.
Luigi Serra qualche giorno fa si è spento per sempre tra le braccia della sua adorata moglie e con le mani strette a quelle delle sue figlie tanto amate.
Un’esistenza che non si consuma in un addio, ma che ritroverà per sempre il suo ricordo vivo non solo tra i suoi famigliari, ma in tutta la comunità di Sarule e nelle tante persone che hanno avuto il piacere di poterlo conoscere.
Nel ricordo della figlia Manuela le lacrime che solcano il viso sembrano quasi una carezza, mentre tra le centinaia di commenti di cordoglio c’è chi rimanda a un’immagine che ha il grande valore del potersi ritrovare a fare musica e parlare di politica insieme. “A nos biere in sa Tanca fiorida”.