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Il tempo non consuma l’amore, perché l’amore come la morte, ci proietta al di là del tempo stesso. È così che a distanza di dieci anni la memoria dell’animo nobile di Mario è una costante dell’intera comunità di Sorradile e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Un animatore, nel senso più compiuto del termine, colui che anima, che da vita, impulso e movimento. Ha diffuso la sua allegria costruendo amicizie e legami indissolubili tali da non consentire lo sfumarsi del suo ricordo.
Mario era un portatore sano di buonumore e grandi risate. Messaggero di tutti quei sentimenti opposti che hanno scosso gli animi di tutti nella sua improvvisa uscita di scena.
Estimatore delle tradizioni ha da sempre militato nelle Associazioni folkloristiche di Abbasanta in virtù della sua sconfinata passione per il ballo e per il canto tradizionale. Ed è proprio da qui che nasce l’impulso di onorare il suo ricordo all’insegna dei suoi prediletti interessi. Ideatori, promotori e primi protagonisti dell’iniziativa i componenti della formazione folcloristica abbasantese attiva negli anni ’90, di cui Mario era membro attivo.
L’appuntamento è in programma domenica 15 settembre dalle ore 21.30 presso il Novenario di San Nicolaa Sorradile. Al susseguirsi di esibizioni, prenderanno parte, oltre agli organizzatori accompagnati all’organetto da Giacomo Crobu, il Coro Polifonico di Abbasanta, Su Cuntzertu Abbasantesu, il gruppo Armonias, sempre di Abbasanta, il gruppo folk femminile “Serra Ilighes” di Sorradile, i fisarmonicisti locali e Nicola Loi. In programma altri spazi musicali a sorpresa.
“Mario è stato e continuerà ad essere – raccontano gli amici che hanno programmato la serata –, balleremo e canteremo per lui, come simbolo di unione e condivisione, valori da lui sempre supportati.Vogliamo ringraziare il Comitato dei festeggiamenti in Onore di San Nicola di Sorradile, per averci concessola possibilità di concretizzare la nostra proposta, tutti i gruppi che si esibiranno e quanti domenica saranno parte della nostra grande famiglia”.
Il tempo non consuma l’amore, perché l’amore come la morte, ci proietta al di là del tempo stesso.