Lo scrittore cileno Antonio Arèvalo sarà l’ospite illustre della seconda giornata ad Asuni della dodicesima edizione del “Terre di Confine Film Festival”, ormai alle battute conclusive.

Domani 16 marzo la rassegna organizzata dall’Associazione Disterru ospiterà uno dei più attivi sostenitori e promotori della creatività latinoamericana in Europa, uno dei protagonisti del docu-film “Santiago, Italia” di Nanni Moretti che racconta il golpe in Cile del ‘73 ma è rivolto all’Italia di oggi. E proprio questo lavoro cinematografico sarà proiettato alle 18.50 nei locali del Museo dell’Emigrazione.

Nato a Santiago del Cile nel 1958, Arèvalo si è fatto anticipatore di istanze espressive molto vitali e identitarie, fin dalla grande mostra dedicata all’Arte Latinoamericana in Italia, per la prima edizione del FotoGrafia Festival di Roma.

Dal 2003 al 2009 ha collaborato con l’Istituto Italo-Latinoamericano di Roma, organizzando allo stesso tempo esposizioni, festival e eventi culturali internazionali per importanti istituzioni, fondazioni, musei e gallerie d’arte.

Tra le sue iniziative anche la creazione del primo Padiglione del Cile alla Biennale di Venezia. Nel 2001 è stato curatore e commissario della 49sima edizione della Biennale  , presentando l’artista Juan Downey, premiato con la Menzione d’Onore dalla Giuria Internazionale. Curatore della III edizione della Biennale Adriatica Arti Nuove, è tornato al ruolo di curatore del padiglione del Cile alla 53° Biennale di Venezia, con l’artista  Iván Navarro.

Sempre al Mea, alle 20.30 lo scrittore presenterà, assieme al direttore della rivista Aìnas, Roberto Cossu, il suo libro “Le terre di nessuno”, una raccolta poetica di versi scritti tra il 1980 e il 2016.

La giornata di domani partirà alle 11.30, con “No – I giorni dell’arcobaleno”, un film di Pablo Larraín. Alle 16.00 spazio a Mario Piredda e al suo “Nina”. Alle 16.30 avrà luogo incontro con Nicola Contini e il suo documentario “Asi stanala Siena/Buongiorno Restelica” mentre alle 17.00 Francisco Hervé in persona presenterà il suo documentario “La ciudad perdida”, per poi intrattenersi a dialogare con il pubblico.

Sarà l’incontro con l’associazione Chilenos de Sardigna e la festa-concerto, in programma alle 21.30 al Bar Secci, protagonista il complesso di musica andina “Grupo Nazka”, a chiudere la serata.