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“L’immigrazione dai paesi dell’ex Unione Sovietica rappresenta un fenomeno molto significativo. Un tipo di immigrazione con una forte presenza femminile, di over quarantenni con un buon livello culturale, che in patria hanno svolto lavori di alta professionalità. Donne e uomini che hanno scelto di immigrare per migliorare il proprio reddito o per mantenere la propria famiglia”.
Con queste parole l’assessore del Lavoro, Mariano Contu ha presentato alla stampa il libro “Badanti diritti e doveri”, realizzato con fondi regionali messi in campo dall'assessorato del Lavoro”.
“Le donne, in particolare, della Comunità russofona - ha affermato l’assessore - svolgono un ruolo importante nel settore dell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti, coprendo una carenza della nostra società italiana, causata dal progressivo invecchiamento della popolazione. L’immigrazione per la funzione sociale che svolge va considerata, quindi, una risorsa per la collettività, non un problema.
La presenza di una lavoratrice-badante, infatti, permette ai familiari di gestire più liberamente il proprio tempo e, nello stesso tempo migliora le condizioni di vita dell’anziano, disabile, malato o bambino che può ricevere un’assistenza continua”.
“La pubblicazione di Inna Naletko - ha spiegato il console il console bielorusso, Giuseppe Carboni, scritta in lingua italiana e russa, illustra il nuovo contratto nazionale di lavoro dei dipendenti del settore domestico e della cura alle persone, le tabelle 2013 del salario minimo sulla base della categoria di inquadramento e il registro pubblico degli assistenti familiari.
L’obiettivo dell’autrice, infatti, è quello di facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, promuovendo la cooperazione tra la comunità di immigrati, le istituzioni e i sindacati, e la tutela i rapporti di lavoro”. Il libro è distribuito gratuitamente presso l’oratorio della Chiesa di Santa Eulalia, che ospita il centro di aggregazione culturale e la biblioteca della comunità immigrata dell’Est Europa “Rodnoe Slovo”.
Le amministrazioni comunali possono richiedere una copia all'assessorato del lavoro.