Dalle nozze in Comune direttamente al Pride per festeggiare in strada insieme a migliaia di persone. Anche una coppia di novelli sposi ha preso parte al Sardegna Pride, tenutosi per le strade di Cagliari questo pomeriggio. La manifestazione, promossa dal coordinamento sardo delle realtà Lgbtq+, ha registrato la partecipazione di circa quindicimila persone che hanno attraversato il centro del capoluogo per sostenere i diritti delle persone gay, lesbiche, transgender e queer.

Il raduno al parco della Musica con un villaggio del Pride aperto già da alcuni giorni. Poi verso le 18.30 il via al corteo. Ad aprirlo uno striscione con il motto di derivazione gramsciana: "Istruite, agitate, organizzate", e subito dietro l'assessora di Quartu per i diritti Lgbt, Cinzia Carta.

"Sono bisex, mi piacciono tutti tranne i fascisti", recitava uno degli striscioni esposti. Il corteo ha attraversato via Cao di San Marco, via Paoli e via Dante prima di fare ritorno al Villaggio Pride del Parco della musica.

"Sono passati poco più di ottant'anni dalla fine del regime fascista e oggi ci ritroviamo a fronteggiare una nuova marea nera, che si sta abbattendo con violenza sulle istituzioni, sui mezzi di comunicazione e sulla vita delle persone in questo Paese - si legge nel manifesto unitario Sardegna Pride 2023 -. Ma noi e le nostre comunità questa volta non ci faremo trovare impreparate. Abbiamo combattuto a lungo per ottenere almeno parte dei nostri diritti e non arretreremo di un passo, anzi: più vorranno zittirci, più forte sarà la nostra voce. Più vorranno oscurarci, più colorate saremo. Più ci minacceranno, più in alto sventoleremo le nostre bandiere".