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Una scia rosa ha invaso le vie del centro di Sassari ieri per dire no alla violenza sulle donne. La carica dei 5mila è arrivata da tutta l’Isola tra cui Cagliari, Tortolì, San Gavino Monreale, Lanusei e tanti dai comuni limitrofi a Sassari come Ossi, Tissi, Uri. Ad aprire la corsa con i primi cinque numeri sul pettorale le Opinion Leader della manifestazione Claudia Aru, Susi Ronchi, Anna Maria Busia, Viola Frongia e Francesca Arcadu, con loro Pino e gli Anticorpi protagonisti ieri sul palco di piazza d’Italia.
Una giornata di sole ha illuminato la piazza gremita di persone, uomini, donne, bambini e persone con disabilità nel pieno spirito della manifestazione suggerito dall’illustrazione firmata da Pezzerosse della maglia ufficiale della decima edizione della Corsa in Rosa che raffigura quattro tipologie diverse di persone a rappresentare l’inclusività e l’unione di tutti e tutte per dire no alla violenza sulle donne.
Claudia Aru, Susi Ronchi, Anna Maria Busia, Viola Frongia Francesca Arcadu sabato pomeriggio hanno portato la loro voce nel talk ‘Focus D’, sul palco della Corsa in Rosa, davanti ad una platea e una piazza che le ha ascoltate con grande interesse. A moderare l’incontro il giornalista Adriano Porqueddu che ha chiamato sul palco anche Giovanna Piana, affidataria dello Sportello di Ascolto (Centro Antiviolenza) e della Casa Protetta del Comune di Sassari per raccontare e informare sul servizio che quotidianamente le operatrici svolgono per difendere le donne maltrattate. Entusiaste e determinate, stamattina le cinque Opinion Leader hanno aperto la corsa davanti ad altri 5mila che hanno percorso il tragitto di 2 km ognuno col proprio passo: alcuni hanno corso, altri hanno camminato e altri con la propria carrozzina hanno attraversato e colorato le vie di Sassari lanciando un messaggio che resta un manifesto di presa di posizione netta contro le violenze.
La decima edizione porta a casa anche un’altra vittoria quella di aver coinvolto gli atleti e le atlete agonisti che hanno aperto la mattinata con la gara Uisp, organizzata dall’associazione Currichisimagna in collaborazione con Asd T&R.R. (Trail & Road Runners) e Uisp comitato di Sassari che ha visto partecipare 119 tra agoniste e agonisti da tutta la Sardegna e con la partecipazione di atleti e atlete provenienti da Spagna, Brasile e Senegal. Sei chilometri con partenza da piazza d’Italia, lato via Roma, e arrivo lato via Carlo Alberto passando per le vie centrali della città. Il primo a tagliare il traguardo per gli uomini il giovane atleta di Porto Torres, col numero 129, Alessandro Careddu. Per le atlete la prima all’arrivo, con il numero 52, Elena Fratus.
Successo anche per la serata del sabato con la comicità di Gianluca Impastato e Pino e gli anticorpi che, tra applausi e risate del pubblico, hanno parlato anche del tema portante della manifestazione sapendo mixare la giusta dose di ironia e serietà.
“La decima edizione della Corsa in Rosa ha segnato un passo in avanti - ha commentato il presidente Luca Sanna soddisfatto per il successo della manifestazione - siamo riusciti a portare un messaggio sempre più netto e chiaro di no alla violenza contro le donne, lo abbiamo fatto attraversando la Sardegna con il Pink Tour, con l’aiuto delle 5 Opinion Leader e soprattutto grazie ai 5 mila che da tutta l’isola sono arrivati per correre contro la violenza”. La manifestazione inserita nel calendario di eventi ‘Sardegna isola dello sport’ è stata finanziata dall’assessorato regionale al Turismo e gode del patrocinio del Comune di Sassari. Accanto alla Corsa in Rosa la Fondazione di Sardegna, Uisp Sassari e Atp Sassari.