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Sono in arrivo dalla Regione 6 milioni di euro a sostegno delle imprese di pesca e acquacoltura e 3 milioni di euro di sovvenzioni per le aziende agricole dei settori florovivaistico, orticolo e vitivinicolo, che, a causa dell’emergenza epidemiologica, hanno avuto difficoltà o impossibilità a vendere i propri prodotti. Lo ha deciso la Giunta regionale con due delibere, proposte dall’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, approvate nel corso dell’ultima seduta.
“Stiamo facendo uno sforzo straordinario – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas – per garantire ai nostri agricoltori e pescatori un ristoro ai danni provocati dalla pandemia e un sostegno immediato in vista di un ritorno alla normalità. Questi ultimi interventi vanno ad aggiungersi a un sistema complessivo di aiuti messi in campo dalla Giunta, indispensabili per tutelare comparti fondamentali per la nostra economia”.
"Il crollo della domanda della produzione dovuto all’emergenza sanitaria – evidenzia l'assessore Murgia – ha inciso pesantemente su molte aziende, che hanno visto compromessi i propri bilanci trovandosi in particolari condizioni di bisogno per la ripresa produttiva. Ed è per questo che abbiamo istituito un regime di aiuti de minimis a valere sulle risorse del Fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacoltura, che ha una dotazione di 6 milioni di euro, per fornire sostegno alle imprese che si sono trovate in gravi difficoltà economiche”.
Gli interventi sono destinati alle imprese della pesca e dell’acquacoltura per ovviare ai danni causati da calamità naturali, emergenze sanitarie, altri eventi eccezionali ed eventi meteo climatici. “Le restrizioni imposte dal lockdown – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas – hanno anche compromesso in parte la fase terminale del ciclo della produzione agricola primaria e le attività connesse”. I settori destinatari dell'intervento sono quello florovivaistico, l’orticolo (limitatamente alle produzioni di carciofo, dell'asparago e delle verdure a foglia) e il comparto vitivinicolo (le cantine). I 3 milioni di euro sono stati così suddivisi: 800mila euro per il florovivaismo, un milione per il comparto orticolo e un milione e 200mila per le cantine.