L’energia prodotta nell’isola è sempre più verde. Secondo quanto comunicato da Confartigianto Imrpese Sardegna, sarebbero 2mila 123 i kilowatt/ora che ogni sardo “genera” attraverso le fonti di energia rinnovabile quali l’idroelettrico, l’eolico, il fotovoltaico e le biomasse.

Un dato che pone l’isola al sesto posto in Italia dopo Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Puglia e Toscana. Negli ultimi 3 anni, la produzione è cresciuta di 761 kilowatt per ogni abitante.

Positivo anche il dato sul numero delle imprese interessate che operano, direttamente o indirettamente, nel settore: 2mila 510, un lieve ribasso dello 0,1 % rispetto al 2017, quelle che realizzano, montano e manutengono motori, generatori, impianti elettrici, turbine, e pannelli fotovoltaici, che producono energia, e trasformano le biomasse.

«Nonostante la crisi e le incertezze legate al drastico ridimensionamento degli incentivi statali per le rinnovabili – ha commentato Stefano Mameli, Segretario di Confartigianato Sardegna – nella nostra Isola cresce la produzione e reggono bene anche le aziende legate ai servizi, alla manutenzione degli impianti e alla generazione dell’energia stessa. Ciò fa bene all’ambiente e all’economia» 

«I numeri – ha aggiunto – sottolineano la vivacità di un comparto che punta sull’eco-efficienza e che offre grandi potenzialità di sviluppo alle piccole imprese, sia in termini di innovazione, sia del mantenimento dei posti di lavoro».

A livello territoriale, invece, 1.130 si trovano in provincia di Cagliari (decrescita dell’1,4%), 840 in quella di Sassari (crescita dell’1,4%), 339 a Nuoro (+0,3%) e 201 a Oristano (invariata).

Inoltre, in Sardegna sarebbero 9mila 352 le imprese della manifattura e dei servizi che, nel triennio 2014-2017, hanno investito in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, secondo i dati del rapporto “GreenItaly 208” di Fondazione Symbola e UnionCamere.

«Le buone performance registrate – ha sottolineato il Segretario – sono anche il frutto delle misure messe in campo negli ultimi anni dai bandi dedicati agli incentivi sull’efficientamento energetico da parte della Regione. Pertanto è auspicabile, da parte della Pubblica Amministrazione, che venga confermata l'attenzione verso questo settore, che punta sull'innovazione, con un know how ormai consolidato che ha dimostrato di portare ossigeno a numerosi settori, in particolare all’edilizia”. “Ed è proprio questo comparto che concluso Mameli – grazie alla crescita delle rinnovabili, unita agli interventi di risparmio energetico che il Governo si appresta a prorogare, potrebbe vedere ulteriormente crescere gli interventi dei privati sulla riqualificazione energetica degli stabili”.