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Desulo è una promessa che non delude le aspettative, è un ritratto a colori, l’antico poggiare tra i monti che conserva le tradizioni e che soprattutto in occasione della Montagna che Produce indossa il suo abito migliore aprendosi generosa e accogliente.
Nel lungo fine settimana che si è appena concluso e che ha impegnato una macchina organizzativa che ha saputo mettere in piedi un evento ricco di appuntamenti, sono migliaia le persone che da ogni parte dell’isola hanno raggiunto il paese del Gennargentu.
Il rione di Asuai quest’anno ha rappresentato il cuore pulsante della XXVI edizione de “La Montagna Produce” che al suo interno ancora una volta ha ospitato il Premio Letterario Montanaru al quale il sindaco Gigi Littarru tiene in modo particolare.
<<A noi piace pensare e ci crediamo, che accanto ai nostri prodotti e a chi li elabora, alla capacità e al talento degli artigiani che hanno scritto pagine importanti della nostra storia ci debba essere il supporto della cultura in tutte le sue forme e di cui il concorso letterario intitolato al nostro poeta ne rappresenta l’apice. Chi viene a Desulo non deve trovare soltanto uno scrigno di bellezza che il tempo ha conservato nei suoi scorci caratteristici e nel bosco che lo avvolge, ma anche il prodotto della nostra economia, della nostra storia, della cultura che abbiamo il dovere di tutelare e promuovere>>.
Suoni e danze, voci e colori hanno caratterizzato alcuni dei momenti della grande manifestazione: dalle launeddas del Sinis al canto a tenore di Oniferi, dalle maschere di Fonni agli sbandieratori di Iglesias, dalle voci virili del Coro Padentes ai versi enunciati dall’attrice Gisella Vacca.
<<Sono stati quattro giorni interminabili e ricchi di soddisfazioni – dice il primo cittadino di Desulo – la concomitanza con la Sagra delle castagne di Aritzo e il successo della stessa ha reso ancora più nutrita quella che possiamo considerare una vera e propria festa dell’intero territorio e non solo la forza comunque vincente dei singoli paesi>>.
Gigi Littarru nel tracciare un bilancio assolutamente positivo apre comunque l’invito a una riflessione.
<<La Regione Sardegna deve far la sua parte e avere più attenzione per questa parte di territorio che spesso si sente abbandonato o non adeguatamente preso in considerazione>>.