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Sette speleologi sono rimasti bloccati ieri notte nella grotta allagata di Ispinigoli, a Dorgali, nel corso di una perlustrazione e sono stati tratti in salvo stamattina.
L'intervento del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e speleologico si è concluso a metà mattinata: i sette sono tutti in buone condizioni di salute e sono riusciti a uscire autonomamente dall'accesso della grotta di Sos Iocos. Il gruppo è stato individuato intorno alle 5, dopo l'allarme lanciato ieri alle 22 da un loro amico che non li aveva visti rientrare dopo l'ingresso in grotta per una perlustrazione.
I sette avevano programmato l'uscita da San Giovanni di Su Anzu ma l'hanno trovata allagata e si erano messi al riparo in una parte asciutta della grotta. La squadra degli speleosubacquei dopo averli individuati è entrata con delle sacche stagne contenenti viveri e abbigliamento caldo e li ha assistiti nell'uscita. Una volta all'esterno gli speleologi sono stati assistiti dai volontari della Croce verde di Dorgali.
L'operazione di salvataggio si è svolta con l'impego di 30 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, provenienti dalle stazioni di Nuoro, Sassari Iglesias e Cagliari. Hanno lavorato per tutta la notte in una cavità che si estende per oltre 18 chilometyri nella grotta di Ispinigoli e nelle grotte collegate di Sos Iocos e Su Anazu. All'esterno era stato allestito il Campo Base con la direzione delle operazioni per coordinare le squadre dei tecnici e le varie fasi dell'intervento di soccorso. Sul posto erano presenti anche i Carabinieri.
Foto pagina Facebook Soccorso Alpino e Speleologico Sardegna