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A venti giorni dall'apertura del canale di accesso al contributo a fondo perduto, sono quasi 34mila le richieste presentate dai contribuenti sardi. Più di 27mila domande sono state soddisfatte, e le somme già accreditate dall'Agenzia delle entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani, ammontano a 72 milioni di euro erogati.
Finora in Sardegna sono stati 33.142 i soggetti che hanno presentato domanda: 20.199 sono persone fisiche, mentre 12.943 persone non fisiche. Fra le province sarde Sassari è quella che ha ricevuto maggiori istanze, con 11.867 richieste e un contributo erogato pari a 26,2 milioni di euro. A seguire Cagliari, con 8.611 domande e 20.8 milioni di euro, il Sud Sardegna, 5.978 istanze e 10.8 milioni, Nuoro, 4.408 domande e 8.2 milioni, e Oristano, 3.108 domande e 5.8 milioni.
Il contributo, previsto dal Dl Rilancio, è senza alcun obbligo di restituzione, e va a vantaggio delle imprese e delle partite Iva colpite dalla crisi post Covid-19. In particolare, il ristoro spetta ai titolari di partita Iva, esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo, incluse le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell'ultimo periodo d'imposta inferiore a 5 milioni di euro, e a condizione che l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 di fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2019.
L'ammontare del contributo è pari al 20% del calo del fatturato di aprile, se i ricavi e i compensi dell'anno passato sono inferiori o pari a 400.000 euro; al 15%, se i ricavi e i compensi dell'anno passato superano i 400.000 euro, ma non l'importo di 1 milione di euro; al 10%, se i ricavi e i compensi dell'anno passato superano 1 milione di euro, ma non l'importo di 5 milioni euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche, e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Per chiunque volesse richiedere il contributo è ancora possibile farlo. Infatti la scadenza è fissata per il 24 agosto. L'istanza può essere trasmessa tramite un software e il canale telematico Entratel/Fisconline, o attraverso una specifica procedura web nell'area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente può anche avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo cassetto fiscale o in alternativa al servizio di consultazione delle fatture elettroniche.