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La bella stagione si avvicina e nel centro Sardegna torna l'incubo cavallette, che lo scorso anno hanno devastato 60 mila ettari di terreno di 26 comuni tra il Nuorese, l'alto Oristanese e il Sassarese, e che quest'anno, se il fenomeno non verrà governato, rischia di invaderne 100 mila. Una piaga che dal 2017 a oggi ha provocato danni per 100 milioni di euro. Si corre contro il tempo, bisogna agire fra qualche settimana, nel periodo di schiusa delle uova.
Oggi a Nuoro, in un vertice convocato dal prefetto Giancarlo Dionisi, si è messo a punto un piano di azione che vede l'Esercito schierato per la prima volta sul campo, mentre per individuare i focolai verranno utilizzati i droni. Tutti d'accordo, Regione, Brigata Sassari, agenzie Laore e Forestas, provincia di Nuoro e vigili del fuoco, per fare presto.
Si comincia a metà marzo con il monitoraggio, poi interverrà la task force: 185 gli uomini messi a disposizione dalla Regione a cui si aggiungeranno quelli della Protezione civile e le squadre dell'Esercito.
"C'è da debellare un'emergenza sociale ed economica che sta mettendo in ginocchio allevatori e agricoltori - chiarisce il prefetto - Siamo pronti a schierare l'Esercito prima che il malcontento si trasformi in emergenza sul fronte della sicurezza pubblica. Dobbiamo invertire il trend che dal 2017 produce danni stimati per ogni estate in 20-25 milioni. Ho già parlato con il comandante della Brigata Sassari, Giuseppe Bossa, che mi ha dato la sua disponibilità, il resto lo deve fare la Regione mettendoci propri uomini e risorse economiche".
"Quattro milioni di euro sono già in finanziaria per permettere interventi di monitoraggio e disinfestazione che partiranno a metà marzo - ricorda l'assessora all'Agricoltura Valeria Satta - Poi arriveranno i ristori per gli operatori colpiti e ci sarà da concordare un tavolo con i vertici dell'Esercito per stabilire condizioni e modalità d'intervento dei militari".
Sarà l'agenzia Laore, con la collaborazione dell'Università di Sassari, del servizio fitosanitario dell'assessorato dell'Agricoltura e della Fao, a dirigere la task force.
"Si parte con il monitoraggio: in campo tutti gli uomini messi a disposizione, più i droni per individuare le zone focolaio e quelle di rientro notturno degli insetti - spiega il commissario di Laore Geronimo Solinai - Fondamentali saranno le segnalazioni, poi si potrà procedere con le disinfestazioni mirate utilizzando prodotti chimici e biologici. Bisogna però agire nel periodo di poca mobilità delle cavallette, prima quindi che inizino a volare - avverte l'esperto - E intervenire in anticipo, in autunno, per movimentare il terrero con l'arrivo del freddo: i campi abbandonati e incolti favoriscono infatti la profileferazione delle uova".
Dal mondo delle campagne arriva il plauso per la task force messa in campo. "Ci vuole un gabinetto di guerra per intervenire: fra poche settimane - conferma il presidente di Confagricoltura Paolo Mele - la schiusa delle larve potrebbe generare problemi di ordine pubblico".