Lunghissime le file al supermercato, tanti sardi hanno riempito il carrello della spesa soprattutto di prodotti a lunga conservazione. Tutto questo a causa di alcuni messaggi vocali che, nei giorni scorsi,  hanno iniziato a circolare nelle varie chat dei telefoni cellulari.

I messaggi vocali annunciavano: “Da lunedì la maggior parte dei camionisti, già più di 300, hanno aderito allo sciopero e si fermano. Se potete, fate scorta di acqua, grissini e cracker e roba in scatola”. “Faremo un carico in negozio e in magazzino – e ancora - metteremo i limiti alla roba che si potrà comprare. Quindi vi consiglio di farvi scorte perché sarà un problema: con 10 -15 giorni di fermo dei camion i negozi saranno vuoti”.

Scattato immediatamente lo scenario da primo lockdown o forse peggio. Purtroppo poi l'annuncio è diventato realtà. Nella giornata di ieri, mercoledì 9 marzo, nel corso di una riunione a Tramatza a cui hanno partecipato 350 camionisti, gli autotrasportatori hanno proclamato sciopero ad oltranza. Quei messaggi vocali hanno quindi preannunciato l’inevitabile decisione, ma l’invito è quello di mantener la calma. Gli autotrasportatori assicurano: “Non faremo mancare il cibo, i prodotti di prima necessità, come latte e farmaci, ma la gente ci deve appoggiare”.