La Sardegna è sul podio nazionale per la denuncia delle malattie professionali. È quanto emerso nel Report che l'Inail ha illustrato ieri a Cagliari, dove ha mostrato i dati nazionali che riguardano la denuncia delle malattie professionali,  Le segnalazioni presentate del 2016 sono circa 6mila. Un vero e proprio boom di denunce, in cui l'isola occupa il terzo posto, dopo Toscana ed Emilia Romagna. Sono dati che preoccupano se vengono paragonati a regioni più industrializzate come la Lombardia, dove vi è un maggior numero di lavoratori. Secondo l'Inail nella regione sarda a farla da padrone è la provincia di Cagliari, seguita a ruota da Oristano, Carbonia- Iglesias, Nuoro, Sassari e Olbia- Tempio. Se si pensa, però, al rapporto con il numero degli abitanti, il primato lo detiene Oristano. Dati ufficiali che sembrerebbero contrastare con gli accertamenti della guardia di finanza, la quale durante un controllo di verifica, scoprì proprio nella città di Eleonora  un sostanzioso numero di falsi- invadili.  

Ritornando ai dati presentati dall'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro,  le segnalazioni più frequenti riguardano la sanità e i trasporti. Le denunce interessano maggiormente casi di patologie del sistema osteoarticolare, nervoso, respiratorio e del tessuto connettivo. Seguono le segnalazioni collegate a malattie tumorali. Il direttore regionale dell'Ente, Enzo Scarpa, ritiene che siano troppo poche in una terra in cui l'esposizione ad agenti cancerogeni è molto alta. Sempre Scarpa, durante il convegno, ha riflettuto sulla necessità di esaminare con attenzione il problema, affinché si pongano degli obiettivi di prevenzione e tutela del rischio da lavoro, pensa sia opportuno sostenere le aziende con progetti sulla prevenzione per il reinserimento e per l'integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.

Il fenomeno delle malattie professionali rimane così oggetto di attenzioni sia per quanto riguarda il sostegno a chi lo necessita, sia per quanto riguarda le possibili frodi.  L'unico vero dato positivo che deriva dalle rivelazioni Inail è il netto calo delle denunce di infortuni sul lavoro rispetto agli anni precedenti.