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Con grande lucidità e freschezza, la novantenne Cecilia Mangini ha inaugurato a Villanova Monteleone la tredicesima edizione del “Sardinia Film Festival”.
La straordinaria documentarista è stata accolta dal pubblico con un caloroso applauso, al fianco della presentatrice Rachele Falchi e del direttore artistico Carlo Dessì. L’inaugurazione ha coinciso con l’apertura del sesto premio per il miglior documentario italiano.
A fare gli onori di casa, il Sindaco Quirico Meloni. «Siamo onorati di ricevere a Villanova una donna simbolo della cinematografia nazionale – ha affermato il primo cittadino –, perché crediamo fortemente che la cultura possa essere uno strumento non solo di promozione turistica, ma anche un percorso di crescita civile, sociale ed economica della comunità».
Nella serata d’apertura, grande interesse è stato rivolto al docu-film “Roma golpe capitale” di Francesco Cordio, al suo esordio in un festival. L’opera è un lavoro d’indagine del regista romano che, attraverso testimonianze dirette a personalità istituzionali come Giancarlo Caselli o la giornalista Federica Angeli, ha scoperchiato il dramma politico e umano della cacciata del sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel 2015.
«Più che un film su Marino però – ha spiegato l’autore – è un film sul crack, sull’inizio della fine del Pd, almeno quello di Matteo Renzi. Ma non riguarda solo Roma, riguarda tutto il Paese, alla ricerca di un modo diverso di fare politica».
La giornata di oggi 29 giugno vedrà protagoniste, dalle 17.30, le proiezioni “The harvest” di Andrea Paco Mariani e “Oltre il confine, la storia di Ettore Castiglioni” di Federico Massa e Andrea Azzetti. Alle 21.00, in piazza Arru saranno presentat, invece, “Taming Winter. A story of carnivals and bears” di Andrea Arena e “Il nome del padre” di Daniele Ceccarini.