Non si poteva aprire nel migliore dei modi la festa dello Spirito Santo a Torralba. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stato inaugurato il Museo della Valle dei Nuraghi. La struttura, chiusa dal 2009, rimarrà aperta temporaneamente, ma la speranza è quella che entro l’anno possa essere visitabile in maniera definitiva.

L’apertura è stata preceduta da un incontro al Centro sociale al quale hanno partecipato l’intera Amministrazione comunale di Torralba, in testa il Sindaco Vincenzo Dore, Salvatore Masia (Sindaco di Cheremule), Mariano Soro (Sindaco di Pozzomaggiore), Francesco Dui (Sindaco di Ardara), la dottoressa Nadia Canu (Funzionaria zonale della Soprintendenza) il Soprintendente Francesco di Gennaro, il presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu, Silvano Arru, e dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, oltre che ad alcuni importanti studiosi come l’ex Rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, il professor Alessandro Soddu, la professoressa Barbara Depalmas e il professor Mario Atzori.

Il ruolo di moderatore è stato affidato all’archeologo e Sindaco di Ittireddu, Franco Campus, curatore dell’allestimento del museo. «Era ora di aprire questo museo»: sono state queste le parole di saluto pronunciate dal Sindaco Dore che ha voluto ringraziare coloro che si sono attivati per rendere possibile questa apertura.

Il Soprintendente Di Gennaro ha rimarcato come «Dal punto di vista archeologico, la Sardegna è veramente eccezionale, specialmente per quanto riguarda la preistoria. Il patrimonio culturale sardo si difende benissimo da solo».

La dottoressa Canu ha rimarcato, ancora una volta, l’importanza storico-culturale del Nuraghe Santu Antine. Campus ha posto l’accento sulla responsabilità che hanno i Sindaci anche sui beni archeologici, chiedendo una maggiore attenzione su queste problematiche.

Il dottor Dario Cuccuru, in rappresentanza dell’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, ha portato i saluti dell’Assessore Giuseppe Dessena e ha illustrato alcune iniziative che l’Assessorato porterà avanti in questi mesi grazie allo stanziamento di importante risorse economiche. Parole di apprezzamento sono arrivate anche, da Deiana e Mastino.

Arru, alla sua prima uscita pubblica da Presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu, ha sottolineato come «il museo di Torralba possa contribuire, in modo anche determinante, al completamento dell’offerta turistica perche è un Servizio che viene reso all’interno del paese». All’incontro ha partecipato anche l’ex Sindaco di Torralba, Giovanni Uras, che non ha nascosto la sua felicità per questa apertura. Rimarcato il ruolo attivo di Dore come suo Assessore alla Cultura. Al termine, il professor Mario Atzori ha fatto una cronistoria del museo, partendo dal 1983 (anno della sua fondazione) e illustrando tutte le vicissitudini che lo hanno accompagnato.

Subito dopo, è avvenuta la cerimonia vera e propria di apertura con il taglio del nastro da parte del Sindaco Dore e la visita guidata da parte di Franco Campus. Un museo allestito con delle tecniche moderne e che contiene alcuni reperti ritrovati al nuraghe Santu Antine nel corso dei vari scavi archeologici.

L’obiettivo è quello di riuscire a riportare a casa anche quelli ancora custoditi nel deposito del museo Sanna a Sassari. Un museo che sarà gestito dalla cooperativa “La Pintadera”, presieduta da Maria Grazia Gambella, che ormai da tempo si occupa anche del complesso monumentale.