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Doveva essere inaugurato alla presenza della dirigente nazionale di Forza Italia, Daniela Santanchè e il presidente Ugo Cappellacci il club “Forza Silvio”, il primo in Sardegna, ma invece questa mattina nessuno dei due si è presentato nel complesso polifunzionale «Il Redentore» di Sardara all'altezza del chilometro 56 della Carlo Felice.
Ufficialmente la Santanchè ha dato forfait per problemi di famiglia, ma a questa giustificazione non tutti hanno creduto. Infatti, c’è chi pensa che la parlamentare abbia pensato di non presentarsi in Sardegna per evitare contestazione annunciata dai militanti di Italia dei Valori. Per lei, come scherno, era pronto un mazzo di rose rosse e la fotocopia di un assegno bancario di circa 141 euro, soldi dati alla Santanchè dalla giunta Cappellacci per inserti sulla Sardegna, da pubblicare, attraverso la sua agenzia pubblicitaria, su alcuni quotidiani e periodici nazionali.
L'Idv ha organizzato il sit-in di protesta ricollegandolo - come ha spiegato il portavoce regionale del partito, Angelo Mascia - ai problemi dei lavori iniziati e non portati a termine nella statale 131 tra Nuraminis e Sanluri, pochi chilometri di distanza dal luogo in cui si è tenuta la manifestazione di Fi. "E' vergognoso che il sodalizio affaristico Santanchè-Cappellacci - aveva sottolineato Mascia - cominci la campagna elettorale nel tratto di Sardara della statale 131 dove migliaia di persone realizzarono anni addietro una chilometrica catena umana per rivendicare l'eliminazione degli svincoli della morte e la messa in sicurezza della più trafficata strada della Sardegna. Perchè non è stato dato appuntamento ai propri sostenitori nel tratto fra Serrenti e Sanluri, cantiere della vergogna emblema del fallimento di Cappellacci in tema di viabilità e trasporti?".
In assenza di Daniela Santanchè e Ugo Cappellacci, a fare da padrino del club “Forza Silvio – Trasporti Sardegna” è toccato dunque all’ex-sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino.