Il caldo e la mancanza di pioggia favoriscono nel Centro-Sud il divampare di incendi. Per la Coldiretti le temperature tropicali e l'assenza di precipitazioni nel Mezzogiorno favoriscono il propagarsi delle fiamme e aiutano i piromani. L'organizzazione agricola sottolinea che "per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo".

Coldiretti aggiunge che "nelle aree bruciate saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati".

L'organizzazione sostiene inoltre che "se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l'azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente".

"L'Italia è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste. Quasi 1 bosco su 3 (32%) nella penisola fa parte di aree protette e in poco meno di 30 anni - evidenzia l'organizzazione - sono cresciuti di quasi il 27% passando dai 9 milioni di ettari del 1990 agli attuali 11,4 milioni".

Per incrementare il patrimonio boschivo italiano, la Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto nel Pnrr di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell'arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane.