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“L’Agenzia FoReSTAS, che per assolvere ad una sua competenza istituzionale impegna importanti risorse materiali ed immateriali anche nel contrasto e la lotta attiva agli incendi boschivi, esprime ferma condanna per l’azione delittuosa di chiunque anche solo attenti al patrimonio boschivo della Sardegna, faticosamente curato e difeso con il lavoro dei propri dipendenti, cui ribadisce stima e gratitudine”. Inizia così il comunicato dell’Agenzia Forestas, che attraverso una nota stampa illustra la propria posizione.
Lo scorso 29 agosto un dipendente della stessa Agenzia è stato destinatario della misura cautelare eseguita dal Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale regionale nell'ambito del maxi blitz, con perquisizioni a Sarroch, Pula e Villa San Pietro, per contrastare il fenomeno degli incendi nel sud Sardegna.
“Nelle forme previste dall’ordinamento – si legge ancora - l’Agenzia FoReSTAS, assicurata la necessaria collaborazione per l’accertamento di fatti di reato per i quali risulta indagato un proprio dipendente, comunica di aver avviato nei giorni scorsi ogni procedura per la tutela del ruolo istituzionale dell’Agenzia anche attraverso il licenziamento disciplinare del dipendente indagato, cui seguirà la richiesta di risarcimento dei danni materiali e di immagine arrecati dall’azione delittuosa, qualora confermata dalla magistratura”.
I vertici dell’Agenzia, oltre alla ferma condanna per atti di questo genere, intendono comunicare l’intenzione di costituirsi parte civile in caso di rinvio a giudizio del dipendente indagato, al quale intanto è stata già mossa una contestazione disciplinare e che è stato cautelativamente sospeso dal servizio, dopo aver ricevuto le comunicazioni formali dalle autorità competenti.