Non solo il conducente del veicolo che ha fatto inversione, ma anche alcuni ingegneri dell'Anas sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero del tribunale di Cagliari, Emanuele Secci, per la morte di Christian Urru, il 32enne di Villa San Pietro deceduto in un tragico incidente avvenuto il 6 agosto 2018 sulla statale 195 a Pula.

Chiuse le indagini, la Procura ha così chiesto il rinvio a giudizio per l'automobilista Nicola Napolitano, 52 anni di Pula, e pure per gli ingegneri Enrico Atzeni, di 58 di Serrenti, responsabile dell'area compartimentale di Cagliari dell'Anas, e per il capo centro Carmine Ferrara, 56enne di Assemini.

L'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di processo si terrà il 20 giugno davanti alla giudice Cristina Ornano. L'incidente si verificò nei pressi di un distributore di carburante: Nicola Napolitano, al volante di una Fiat Idea, avrebbe svoltato a sinistra senza fermarsi per entrare in una stazione di servizio dell'Agip, proprio mentre arrivava la moto con in sella Christian Urru.

L'urto era stato violentissimo e per il 32enne non c'era stato nulla da fare. La famiglia della vittima è assistita dallo Studio3A-Valore Spa, società che si occupa di risarcimenti. Per il consulente della Procura, l'x capo della Motorizzazione civile di Cagliari Francesco Marongiu, l'automobilista avrebbe effettuato una manovra azzardata senza arrestarsi e la segnaletica orizzontale sarebbe stata oggetto di varie e inspiegabili modifiche.

Da qui l'incriminazione e la richiesta di processare anche i tecnici dell'Anas su cui si dovrà pronunciare la giudice Ornano.