I pastori sardi, esasperati dalla prolungata situazione di disagio e da una stagione estiva, come previsto, particolarmente dura per le campagne, si incontreranno a Tramatza mercoledì 12 luglio.
 
Il Movimento Pastori Sardi ha organizzato una riunione per fare il punto sulla situazione e intensificare il piano di azione che ha come obiettivo il riconoscimento e la garanzia di diritti fino ad ora negati.
 
“Siamo ormai a luglio inoltrato – così in una nota diffusa dal MPS – e da due annate agrarie viviamo il dramma del crollo del prezzo del latte, delle carni e tutti i disagi derivanti dai due anni più siccitosi e devastanti che possiamo ricordare. Nonostante le svariate assemblee e iniziative svolte nei mesi scorsi nessun provvedimento è stato adottato per attenuare gli effetti disastrosi di questa situazione".
 
"Con il latte che continua ad essere pagato circa 50 centesimi al litro, non siamo più in grado di campare il nostro bestiame. Adesso abbiamo davvero bisogno di aiuto: chiediamo un intervento pubblico immediato per salvare le greggi, ricordando che i nostri animali giustificano l’esistenza di un Assessorato all’agricoltura con oltre 3000 dipendenti. Dicono che siamo continuamente assistiti dalla Regione, noi rispondiamo che gli unici aiuti che riceviamo (quando li riceviamo) provengono dall’Europa".
 
E infine: "Chiediamo al governo nazionale l’immediato riconoscimento dello stato di calamità naturale su tutto il territorio regionale e al governo regionale l’immediata applicazione dei benefici conseguenti".
 
Poi l'appuntamento: "Su queste questioni il Movimento Pastori Sardi si riunirà mercoledì 12 Luglio alle ore 10,30 presso i locali dell’Hotel l’Anfora a Tramatza – OR, nel corso dell’assemblea si deciderà anche la data di una possibile manifestazione a Cagliari".