“Avevamo chiesto tempestivamente l’intervento dell’Antitrust segnalando evidenti anomalie nel costo dei biglietti aerei da e per la Sardegna. Ci auspichiamo che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato faccia luce sulle politiche di prezzo e di profitto praticate dalle compagnie aeree che oltre a essere fuori mercato rappresentano un grave danno per l’economia dell’Isola e per tutto il sistema Sardegna”. Così l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, commenta l’avvio da parte dell’Antitrust di un’indagine sulle tariffe dei voli tra Sardegna e Sicilia e la Penisola.

“L’intervento del Garante – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas – dimostra inoltre quanto le polemiche che ciclicamente vengono riproposte riguardo a una scarsa attenzione o a presunte responsabilità della Regione in queste dinamiche distorsive del mercato lesive del diritto dei sardi alla mobilità siano strumentali e pretestuose, oltre che inutili per migliorare l’efficacia e la competitività del trasporto aereo nell’interesse dei cittadini e delle imprese dell’Isola”.

“Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione dell’Antitrust di accendere un faro sui prezzi dei biglietti aerei da e per la Sardegna, una indagine aperta pochi giorni dopo la nostra denuncia sui forti rincari dei voli in occasione delle prossime festività natalizie”. Questo quanto afferma, invece, Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, associazione che nei giorni scorsi aveva diffuso un report sui costi dei voli per l’isola durante il periodo natalizio che evidenziava come i prezzi di un biglietto arrivassero a superare anche i 600 euro.

“Se da un lato l’indagine va accolta con favore, dall’altro va evidenziata la necessità di un intervento urgente volto a bloccare qualsiasi speculazione sulle tariffe in vista del Natale – spiega Vargiu – Serve una procedura d’urgenza che imponga lo stop a qualsiasi algoritmo che introduce aumenti ingiustificati dei voli per la Sardegna, a tutela non solo dei cittadini che devono raggiungere l’isola, ma anche del turismo e dell’economia locale, evidentemente danneggiata dal fenomeno del caro-voli”.