Trovate in un giardino privato 28 tartarughe protette dalla convenzione CITES, durante le perquisizioni eseguite nella giornata di ieri, 20 novembre, nell’ambito dell'indagine “Family and Friends”.

L’indagine ha portato nelle prime ore di ieri mattina all’esecuzione di un’ordinanza cautelare con l’impiego di oltre 300 Carabinieri nelle città di Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sassari e Nuoro, oltre che in diverse città della penisola, tra Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo, coordinata dalla DDA del capoluogo sardo.

Si tratta di 6 Testudo Marginata, tipica della sola Sardegna (tartaruga Sarda) e di 22 Testudo Hermanni, specie terrestre tipica del Sud Europa e delle Isole del Mediterraneo. I piccoli animali, dal valore sul mercato di circa 100 euro ognuno, verranno conferiti dai Carabinieri Forestali al centro di recupero fauna selvatica di Monastir. Ciò che viene contestato al detentore non è il commercio, dal momento che finora non si hanno riscontri in merito, quanto l'assenza di tracciabilità che dovrebbe provenire da un documento CITES che attesti che quelle tartarughe provengano da un allevamento e non dall'ambiente libero. Sono stati ritrovati anche dei pappagalli, ma non appartenenti a specie protette. A gestire il possesso di animali selvatici è il Ministero dell'Ambiente che si avvale degli organi di polizia specializzata in materia.

L'operazione “Family & Friends”, ha consentito di acquisire gravi indizi dell’esistenza di un articolato sodalizio criminale dedito al traffico anche internazionale di sostanze stupefacenti di vario tipo.