La Multinanzionale Indorama, proprietaria al 50% di Ottana Polimeri, con l'imprenditore bresciano Paolo Clivati, non ha deciso di andare via.

Lo assicura lo stesso Clivati, dopo le indiscrezioni circolate nel pomeriggio e rilanciate da alcuni siti online secondo le quali la società thailandese, leader mondiale della produzione del pet per le bottiglie di plastica, avrebbe dato notizia della "chiusura degli impianti di Ottana e Workington" sul business plan dell'azienda per il 2015, con l'incremento della produzione in Turchia.

"La nota - spiega Clivati- si riferisce al fatto che gli impianti di Ottana e Workington in Inghilterra sono 'closure', ovvero non stanno producendo, che è una constatazione". L'impianto di Ottana è chiuso da oltre un anno e gli 88 operai sono in presidio da due mesi e mezzo affinché la produzione riprenda.

"Non c'è nessuna fuga da Ottana - prosegue l'imprenditore bresciano -. Anzi i nuovi investimenti in Turchia da parte di Indorama non vanno ad 'aggredire' il mercato italiano, che rimane disponibile per Ottana Polimeri non appena verrà trovata una soluzione per la produzione della materia prima, il paraxilene, per cui vi è stato il disimpegno di Eni da Sarroch". "Indorama con l'aiuto della Regione Sardegna - ha concluso Clivati - sta studiando una soluzione tecnica per valutare se sia economicamente sostenibile un retrofit degli impianti di Sarroch per una ripresa della produzione di paraxilene".