E' in via di spegnimento il vasto incendio doloso scoppiato ieri in Planargia e nel Montiferru, ai confini tra le province di Nuoro e Oristano, nella Sardegna centrale, e che si calcola abbia incenerito dai due ai tremila ettari di bosco e pascolo. Un vero e proprio disastro ambientale per cui oggi si procederà alla conta dei danni.

Dalla prime luci dell'alba è tornato sul posto un canadair per cercare di spegnere l'unico fronte ancora attivo nel territorio di Sennariolo. Le squadre a terra dei vigili del fuoco, del Corpo Forestale, dell'Ente Foreste e della Protezione civile, hanno lavorato tutta la notte per mettere in sicurezza un territorio vastissimo che ha riguardato i comuni di Sindia, Suni, Sagama, Scano Montiferro e Sennariolo e proseguiranno anche oggi.

Le fiamme ieri si sono estese fino in prossimità ai centri abitati, soprattutto a Scano Montiferro dove una casa di riposo con 20 ospiti è stata evacuata.

Sono decine le aziende agricole danneggiate e intere greggi sono rimasti uccisi nel rogo. I sindaci dei paesi interessati dalle fiamme si stanno attivando per stilare un primo censimento delle aziende agricole e zootecniche coinvolte.

Sul posto tanti volontari per cercare di organizzare la raccolta di foraggi per gli animali. Intanto si dà la caccia agli incendiari. Gli uomini del nucleo investigativo del Corpo Forestale hanno infatti accertato che l'origine dell'incendio è dolosa: in diversi punti dell'area colpita sono stati trovati inneschi.