«Cannonau è sinonimo di Sardegna». Inizia così il viaggio lungo le strade del vino del giornalista e fotografo inglese John Brunton, incaricato dal prestigioso quotidiano britannico The Guardian di redigere una guida in vengono consigliate dieci aziende d'eccellenza da visitare nel territorio preso in esame. Il giornalista, guidato da Gabriele Colomo, dell'associazione La Strada del Vino Cannonau, in cinque giorni ha attraversato la Barbagia, la Baronia, il Mandrolisai e l'Ogliastra. «La grande maggioranza dei vigneti e i vini di altissima qualità - scrive John Brunton -, sono prodotti in un triangolo che si estende da Orosei a Barisardo e poi nelle catene montuose selvagge che portano ad Atzara».


Il quotidiano The Guardian ha già pubblicato “Sardegna wine: top 10 guide” anticipandone l'uscita prevista per la fine di ottobre. «Per noi è fondamentale avere un'attenzione fuori dall'Isola - spiega Paolo Savoldo, delle cantine Fradiles di Atzara -. Dobbiamo creare una rete, così come si sta facendo con l'associazione La Strada del vino cannonau. È questo il solo modo per ottenere risultati che premino il nostro lavoro anche a livello mondiale». Nella guida di The Guardian sono state inserite cinque aziende vitivinicole e cinque strutture ricettive in cui è possibile degustare i vini doc. «John Brunton ha fatto un ottimo lavoro - dice Franco Pira delle Cantine Orgosolo - sono certo che la sua recensione ci porterà in breve tempo tantissimi contatti. . A fine luglio abbiamo ottenuto la medaglia d'oro al Berliner Wein Trophy per il cannonau Soroi e la medaglia d'argento per il Neale, un doc del 2012».


Tra i top 10 della guida britannica si parla anche dei Poderi Atha Ruja di Dorgali. «Per i risultati dobbiamo aspettare - spiega Pietro Pittalis -, siamo certi che questa ribalta porterà effetti positivi. Siamo presenti nei mercati esteri per il 60% delle nostre produzioni. Dobbiamo guardare all'Europa, non è più pensabile produrre per vendere solamente sull'uscio di casa». A Mamoiada, il giornalista inglese è rimasto affascinato dai Mamuthones e dai vini della famiglia Sedilesu, che ha descritto come nuova stella del panorama vinicolo della Sardegna. «L'articolo del The Guardian - dice Francesco Sedilesu - crea uno stimolo che porta ad approfondire ciò che viene argomentato in modo accattivante in poche righe. Siamo certi che molti lettori approfondiranno, magari con un viaggio in Sardegna».


Tra le cantine prese in esame si trova anche l'azienda vitivinicola Gostolai di Oliena. «Il The Guardian ha portato avanti un'iniziativa che propone le nostre realtà nella grande vetrina internazionale. Dobbiamo essere pronti ad intendere l'accoglienza come professionalità e non più come solo messaggio di benvenuto che ci caratterizza, ma finalizzato a se stesso». Grande soddisfazione per la pubblicazione dell'articolo viene espressa anche dal Presidente della Strada del Vino Cannonau, Andrea Soddu. «È un importante risultato non solo per la nostra Associazione - dice Soddu -, ma per la Sardegna tutta, dato che milioni di visitatori leggeranno un reportage sul cannonau».
Roberto Tangianu