Maria Paola Secci, sindaca di Sestu, è la nuova presidente del Consiglio delle autonomie locali ed è la prima donna a guidare il parlamentino. E’ stata eletta questo pomeriggio in Consiglio regionale dall’assemblea dei sindaci

La seduta si è aperta con l’intervento del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che insediando il nuovo organo ha formulato i suoi auguri: “Spero che ci siano rapporti solidi e forti così come è avvenuto con il precedente consiglio”.

Il presidente Pais ha poi messo all’ordine del giorno l’elezione a scrutinio segreto del presidente, a maggioranza, chiamando  come segretari i sindaci Marco Sideri e Ivan Mameli, i consiglieri Cal più giovani.

Andrea Soddu, sindaco di Nuoro e presidente Cal uscente, ha chiesto al presidente del Consiglio di aprire una discussione e pertanto il presidente Pais ha sospeso le votazioni per dargli la parola. “Da presidente uscente ringrazio chi mi diede fiducia cinque anni fa”, ha detto Soddu, “ho arricchito le mie conoscenze e competenze in tema di autonomie locali ma soprattutto abbiamo avuto un elevato dialogo con le istituzioni e con le altre autonomie locali.
La pandemia ha rallentato le relazioni in presenza ma non lo slancio con il quale abbiamo affrontato i problemi delle autonomie locali, in un clima di unitarietà con l’Anci Sardegna e con le altre associazioni di rappresentanza degli enti locali. Spero che il Cal continui a muoversi con questa unitarietà e che si arrivi a una posizione unitaria anche sul nuovo presidente per dare maggiore forza al nostro organismo.  Se per raggiungere questo obiettivo è necessario sospendere, allora facciamolo”.

Il presidente Pais ha sospeso i lavori per mezzora. Alla ripresa il sindaco di Quartu, Graziano Milia, che ha detto: “Per ben due volte sono stato presidente del Cal e ogni volta all’unanimità, probabilmente a causa della necessità di trovare la figura più capace di tutte di unire le autonomie locali. Da più parte mi viene richiesta oggi una ulteriore disponibilità e mi sono messo a disposizione per un percorso unitario, a salvaguardia del profilo autonomo del Cal. Mi sembra che una soluzione unitaria però non ci sia e dunque non sono disponibile”.

Maria Paola Secci (Sestu) ha confermato invece la sua disponibilità a guidare il Cal e a quel punto è partita la chiama dei sindaci per l’elezione del presidente. Alla prima votazione Secci ha ricevuto 27  preferenze, due per Milia, tre per Emidio Contini e tre schede bianche.

La nuova eletta ha preso la parola e ha detto: “L’emozione è tanta e mai avrei potuto immaginare di poter rappresentare tutti i Comuni della Sardegna. Conto sul vostro aiuto perché gli enti locali sardi siano in stretto contatto tra loro. La politica senza la base rappresentata da noi amministratori locali faticherà perché i sardi devono riacquistare la fiducia e il Cal in questo senso può fare molto, collaborando con il Consiglio regionale e con le commissioni.  Io metterò la massima dedizione verso questo incarico che mi avete affidato”.

Maria Paola Secci, sindaca di Sestu, è la nuova presidente del Consiglio delle autonomie locali ed è la prima donna a guidare il parlamentino. E’ stata eletta questo pomeriggio in Consiglio regionale dall’assemblea dei sindaci
 
La seduta si è aperta con l’intervento del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che insediando il nuovo organo ha formulato i suoi auguri: “Spero che ci siano rapporti solidi e forti così come è avvenuto con il precedente consiglio”
Il presidente Pais ha poi messo all’ordine del giorno l’elezione a scrutinio segreto del presidente, a maggioranza, chiamando  come segretari i sindaci Marco Sideri e Ivan Mameli, i consiglieri Cal più giovani.
Andrea Soddu, sindaco di Nuoro e presidente Cal uscente, ha chiesto al presidente del Consiglio di aprire una discussione e pertanto il presidente Pais ha sospeso le votazioni per dargli la parola. “Da presidente uscente ringrazio chi mi diede fiducia cinque anni fa”, ha detto Soddu, “ho arricchito le mie conoscenze e competenze in tema di autonomie locali ma soprattutto abbiamo avuto un elevato dialogo con le istituzioni e con le altre autonomie locali.
La pandemia ha rallentato le relazioni in presenza ma non lo slancio con il quale abbiamo affrontato i problemi delle autonomie locali, in un clima di unitarietà con l’Anci Sardegna e con le altre associazioni di rappresentanza degli enti locali. Spero che il Cal continui a muoversi con questa unitarietà e che si arrivi a una posizione unitaria anche sul nuovo presidente per dare maggiore forza al nostro organismo.  Se per raggiungere questo obiettivo è necessario sospendere, allora facciamolo”.
Il presidente Pais ha sospeso i lavori per mezzora. Alla ripresa il sindaco di Quartu, Graziano Milia, che ha detto: “Per ben due volte sono stato presidente del Cal e ogni volta all’unanimità, probabilmente a causa della necessità di trovare la figura più capace di tutte di unire le autonomie locali. Da più parte mi viene richiesta oggi una ulteriore disponibilità e mi sono messo a disposizione per un percorso unitario, a salvaguardia del profilo autonomo del Cal. Mi sembra che una soluzione unitaria però non ci sia e dunque non sono disponibile”.
Maria Paola Secci (Sestu) ha confermato invece la sua disponibilità a guidare il Cal e a quel punto è partita la chiama dei sindaci per l’elezione del presidente. Alla prima votazione Secci ha ricevuto 27  preferenze, due per Milia, tre per Emidio Contini e tre schede bianche.

La nuova eletta ha preso la parola e ha detto: “L’emozione è tanta e mai avrei potuto immaginare di poter rappresentare tutti i Comuni della Sardegna. Conto sul vostro aiuto perché gli enti locali sardi siano in stretto contatto tra loro. La politica senza la base rappresentata da noi amministratori locali faticherà perché i sardi devono riacquistare la fiducia e il Cal in questo senso può fare molto, collaborando con il Consiglio regionale e con le commissioni.  Io metterò la massima dedizione verso questo incarico che mi avete affidato”.