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“La Sardegna è ancora una volta in prima linea per favorire l'integrazione della dimensione insulare nelle politiche dell’Europa. Parte dal tavolo del Presidente Christian Solinas il documento ora all’attenzione delle massime autorità di governo delle Regioni insulari europee (Corsica, Isole Baleari, Gozo, Isole Ionie e Creta), contenente una serie di richieste finalizzate a integrare la dimensione insulare nelle fasi preparatorie delle politiche europee, dando così attuazione a quel principio di insularità mai pienamente realizzato nell'ordinamento della UE”.
Così in una nota dell'Ufficio stampa regionale. Contestualmente, si richiede l'istituzione di una task force interistituzionale in sede europea, sulla falsariga di quanto già realizzato per altre tipologie territoriali verso le quali la UE ha adottato un approccio specifico, composta da rappresentanti della Commissione europea, eurodeputati, membri del Comitato delle regioni e membri delle autorità regionali insulari, insieme a un gruppo direttivo e a un gruppo di esperti.
“Ripartiamo da un documento che è la naturale prosecuzione dei lavori a livello europeo avviati dalla Sardegna su un tema strategico per il futuro di oltre 20 milioni di cittadini che vivono nelle regioni insulari e che, distribuiti in ben 13 Stati membri, rappresentano il 5% della popolazione europea - spiega il governatore Solinas - Si tratta di un lavoro che vede la Regione impegnata in prima linea, pienamente consapevole che una politica europea per le Isole sia necessaria alla sopravvivenza economica e demografica dei territori insulari che, proprio in virtù della distanza che li separa dalla terraferma, dai principali centri produttivi e dai mercati di sbocco situati nelle regioni continentali, sono caratterizzati da un'economia fortemente dipendente dall'esterno e gravati da sovra-costi di notevole entità negli approvvigionamenti di beni e servizi, a discapito di cittadini e imprese”.
Una volta firmato dai rappresentanti dall'intero partenariato istituzionale insulare europeo composto dalle Isole del Mediterraneo di cui la Sardegna è capofila, il documento sarà trasmesso dal presidente (a nome appunto delle sei Regioni) ai vertici delle istituzioni europee con l’obiettivo di proseguire il dialogo sul tema e aprire un nuovo tavolo di confronto. “Siamo una tipologia territoriale che non può continuare a essere trascurata dalle politiche dell'Unione europea - prosegue il presidente - I dispositivi legislativi europei non distinguono le specificità territoriali che pure sono richiamate dall'art. 174 del Trattato europeo che cita espressamente le regioni insulari tra quelle cui le politiche della UE devono rivolgere un'attenzione particolare, ma che rimane tuttora ampiamente inattuato”.
“Sebbene con il via libera del Parlamento europeo alla risoluzione Omarjee si sia fatto un importante passo avanti per il riconoscimento dei diritti dei territori insulari, in Europa manca una strategia per le isole con dispositivi giuridici specifici che diano una risposta alle esigenze dei cittadini delle regioni insulari - aggiunge Solinas -. Tenere viva la voce delle Isole d’Europa, cercare soluzioni e dare risposte a questioni che impattano nel vivere quotidiano dei nostri cittadini è un obiettivo che i rappresentanti delle Istituzioni devono perseguire con tenacia e decisione”, ha concluso il Presidente Solinas.
L’iniziativa politico-istituzionale a firma del presidente Solinas, si legge, “è il frutto dell’impegno preso dalla Regione che, in occasione dell'ultima edizione della Settimana europea delle regioni e città, si è fatta portatrice di una serie di ‘istanze insulari’ da presentare ai vertici delle istituzioni europee. Soprattutto, con il documento si dà seguito alla recente risoluzione del Parlamento Ue (7 giugno) interamente dedicata alle regioni insulari, proseguendo e rafforzando il percorso avviato in sede europea dalla Regione Sardegna in favore della specificità territoriale insulare nelle politiche europee e volto a richiedere un approccio territoriale nella formulazione delle politiche e della legislazione della UE”.