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Si è conclusa la protesta dei minatori di Silius che ieri hanno occupato i pozzi a circa 600 metri di profondità per difendere il loro posto di lavoro. È stata trovata l’intesa: non ci sarà alcun trasferimento a Lula e Igea dovrà pagare immediatamente gli stipendi arretrati.
In serata i minatori sono risaliti dopo che i segretari Filctem, Femca e Uiltec Giampiero Manca, Marco Nappi e Pierluigi Loi, hanno spiegato i contenuti dell'incontro avuto con la Regione. Da quel vertice è arrivata garanzia che i 34 lavoratori verranno impiegati fino a dicembre ad Assemini per poi trovare via via sedi anche più vicine a Silius.
I lavoratori in assemblea fanno sapere che saranno disponibili nel sito fino alla mezzanotte di oggi, quando subentrerà ufficialmente la società privata Mineraria Gerrei ma lo saranno anche nei prossimi giorni, sempre nei confronti dell'azionista (la Regione) per eventuali necessità.
A sancire l'accordo, una delibera di Giunta che verrà approvata stasera: "È un impegno che al momento soddisfa le nostre richieste e mette in sicurezza il lavoro e la dignità di tutte le maestranze che operano in quella miniera da quasi trent'anni" hanno detto Giampiero Manca (Filctem), Marco Nappi (Femca) e Pierluigi Loi (Uiltec), sottolineando inoltre che "la Regione si è impegnata a sollecitare Igea affinché siano pagati gli stipendi senza ulteriori rinvii".
E a proposito di Igea, i segretari denunciano "il gravissimo atteggiamento dell'amministratore unico che dopo poco più di mezz'ora ha abbandonato il tavolo, sprezzante nei confronti delle istituzioni, dei sindacati e dei lavoratori in lotta". Resta aperto il capitolo relativo alle relazioni con la società privata Mineraria Gerrei che ha ottenuto le concessioni per far ripartire l'attività estrattiva da domani. "Oggi sono state avviate le interlocuzioni con l'azienda ma non è stato possibile chiudere un accordo che - auspicano i sindacati - verrà raggiunto al più presto".