Tra le notizie di questi giorni, si trovano casi di intossicazione dovuti ai funghi velenosi. I fatti sono stati registrati in varie zone dell’isola. Tra i colpevoli c’è sicuramente al’garicus xanthodermus, una specie tossica facilmente confondibile con i comuni prataioli.

Per evitare incidenti ben più gravi l’Ispettorato micologico Assl Oristano ha voluto ricordare a tutti i raccoglitori di funghi spontanei “Che i caratteri distintivi più evidenti della specie tossica – l’agaricus xanthodermus – rispetto a quelle commestibili, sono il forte odore di fenolo o di inchiostro e la colorazione della carne alla base del gambo che, al taglio, assume un colorito giallastro, entrambi spie della tossicità del fungo”.

“Tra i funghi tossici – rimarcano dall’Assl di Oristano – più spesso confusi con i commestibili rientra anche l’omphalotus olearius, velenoso, che può essere scambiato con il cantarellus cibarius, detto comunemente gallinaccio, galletto o finferlo, commestibile. In questo caso, uno dei caratteri più evidenti che segnala la tossicità dell’esemplare velenoso è che, al tocco, l’omphalotus olearius macchia le mani di arancione”.

“In ogni caso – sottolineano – , se si ha anche il minimo dubbio sulla commestibilità o meno dei funghi raccolti, si raccomanda di rivolgersi sempre all’Ispettorato micologico Assl Oristano, un servizio gratuito operativo a Oristano, (via Carducci, 35), aperto al pubblico – senza necessità di prenotazione - nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle 13. In alternativa è possibile concordare un appuntamento con l’Ispettorato in giorni e orari diversi, chiamando i numeri: 0783/317787 – 317005 – 317721, attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13”.

“I funghi – specificano – dovranno essere presentati all'Ispettorato in cestini rigidi e forati, suddivisi per specie, freschi, puliti, integri e in buono stato di conservazione. È necessario portare con sé l'intero raccolto, non un campione, in quanto tra i funghi non sottoposti al controllo potrebbe essere presente un esemplare non commestibile o velenoso”.

Inoltre “Si ricorda anche anche che, nel caso in cui si avvertano disturbi dopo il consumo dei funghi, il consiglio è quello di recarsi immediatamente in ospedale al primo sintomo di malessere portando con sé, possibilmente, eventuali avanzi dei cibi consumati, che permetteranno di identificare più rapidamente l'eventuale causa di intossicazione”.

“Per aiutare i cittadini – concludono – a distinguere le specie fungine commestibili da quelle velenose più diffuse nel nostro territorio, facendo attenzione ai “sosia”, l’Ispettorato micologico Assl Oristano ha elaborato alcune schede informative per i cittadini, in cui sono indicati i caratteri distintivi delle une e delle altre specie. Le schede sono consultabili sul sito www.asloristano.it (area prevenzione>servizio igiene degli alimenti e nutrizione) e sulla pagina Facebook Assl Oristano”.