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Con il fermo proposito di riscoprire il prezioso patrimonio delle tradizioni della Sardegna, e in particolare di Orosei nasce nel 2013 il coro femminile “Intrempas”.
La passione per il canto, la ricerca e la consapevolezza di una propria specificità culturale ha dato vita alla formazione del sodalizio femminile che porta avanti l’impegno di studiare e valorizzare attraverso i propri canti le opere degli stessi cittadini del capoluogo della Bassa Baronia.
Intrempas, letteralmente impronte, è il significato più vero del loro progetto corale che mira a lasciare un segno. Destinato a lasciare un segno.
Un repertorio vastissimo che abbraccia sia i canti sacri che quelli profani, ma che sulle tracce di un percorso identitario ambisce a lasciare un’impronta indelebile nel tempo, per i contenuti, la musicalità e il contesto in cui i brani sono stati scritti, e più ancora per la scelta di privilegiare la lingua e la cultura locale.
Sotto la direzione artistica del Maestro Giacomina Nanni, le 22 componenti del coro, oltre ad aver partecipato a numerose rassegne di canto tradizionale nell’isola, hanno varcato i confini regionali conquistando il titolo d’ argento in occasione del VII° Festival internazionale per cori, CHORUS INSIDE, tenutosi a Roma.
Custode di una memoria tramandata negli anni e ricca di fascino, il coro Intrempas, ha dedicato il suo impegno anche nel sociale e dal 2014 organizza un importante evento di sensibilizzazione che richiama l’attenzione sulla figura femminile e in particolare sul delicato tema del femminicidio.
“Eminas, s’animu veru” è il connubio dell’arte del canto, del ballo e delle opere teatrali che racconta delle donne e che ha avuto l’onore di ospitare illustri personalità come il Grande Compositore brasiliano M° Marcos Vinicius che ha composto, in esclusiva per il Coro , la musica del brano “S’iscusoriu” (Lo Scrigno), con testo del poeta Salvatore Nanni, presentato per l’occasione in anteprima mondiale.
Un altro primato raggiunto dal coro durante lo spettacolo è quello di essere stato incaricato dalla giornalista Anita Madaluni, come unico corrispondente in Sardegna dell’associazione “Senza veli sulla lingua”, associazione nata per difendere le vittime delle violenze di coppia.