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“L’impegno sul fronte del contrasto all’invasione di cavallette nel centro Sardegna è costante e iniziano a vedersi i primi frutti: ieri a Ottana l’Università di Sassari ha presentato i risultati dello studio sul fenomeno, necessario per elaborare il piano di intervento, che sarà messo in atto nel più breve tempo possibile”.
Il capogruppo del Pds’Az Franco Mula fa il punto sulla situazione della lotta alle cavallette, all’indomani di un incontro promosso dallo stesso consigliere sardista a Ottana, uno dei paesi più colpiti.
Alla riunione erano presenti, oltre allo stesso Mula e al sindaco di Ottana Franco Saba, gli assessori regionali dell’agricoltura Gabriella Murgia e dell’ambiente Gianni Lampis, i sindaci di Sarule, Olzai, Orani, Noragugume, Dualchi, Bolotana, Illorai, il sindaco di Nughedu Santa Vittoria e consigliere regionale Francesco Mura, l’amministratore straordinario della provincia di Nuoro Costantino Tidu, il commissario straordinario di Laore Mimmo Solina e Ignazio Floris, docente dell’Università di Sassari incaricato di effettuare gli studi sul fenomeno.
“È necessario partire da subito – dichiara Franco Mula – perché gli studi ci dicono che alla fine di marzo si schiudono le uova e quindi entro quel termine deve essere effettuata l’aratura dei terreni, insieme a tutti gli altri interventi individuati dal piano, come l’utilizzo di fitofarmaci e l’inserimento di insetti antagonisti. Da molti mesi stiamo lavorando senza sosta per affrontare il problema – spiega il capogruppo sardista – e finalmente abbiamo un piano e delle risorse: 800mila euro fino al 2023 per le azioni di prevenzione e contrasto, a cui si aggiungono i 2 milioni di euro stanziati nella legge Omnibus per i ristori dei danni, che devono ancora essere quantificati e che potrebbero essere anche superiori al previsto, considerato che i comuni sinora coinvolti sono ben ventiquattro. Si tratta di un complesso lavoro di squadra che vede impegnata la Regione insieme a Laore e le due province di Nuoro e Oristano, per debellare una piaga che, se non affrontata adeguatamente, rischierebbe di danneggiare territori molto più vasti di quelli colpiti sinora” – conclude il consigliere Mula.