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La Giunta cancella l'aumento di Irpef e Irap per i sardi. Il rincaro temporaneo ipotizzato in attesa e con l'impegno di trovare una possibile alternativa, sarà congelato fino a quando si valuterà il da farsi alla luce dei risultati del primo anno di entrata in vigore del Piano di rientro della Sanità, che impone di risanare un debito di 750 milioni di euro in tre anni.
Sarà ora l’Aula di via Roma, in sede di votazione della Finanziaria, a decidere se accogliere la proposta dalla Giunta che cancella l'aumento delle aliquote, approvando l'emendamento che sterilizza gli aumenti grazie allo stanziamento della somma necessaria. La “sterilizzazione” del rincaro – così si dice in gergo tecnico - sarà infatti proposta dalla Giunta al Consiglio con un emendamento alla Manovra 2016 attualmente in discussione nella terza commissione consiliare.
"Abbiamo trovato la strada che cercavamo per evitare il rincaro di Irpef e Irap e l'abbiamo immediatamente percorsa - dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Proporre l'aumento delle aliquote ci è costato molto, come Giunta e a me personalmente, ma la grave situazione del debito in Sanità andava affrontata seriamente e non più rinviata, soprattutto per tutelare il futuro dei nostri giovani ai quali vogliamo consegnare una Regione con i conti in ordine. Così abbiamo preso in mano la situazione, proposto una legge che doveva essere approvata inderogabilmente entro il 31 dicembre 2015 ma allo stesso tempo abbiamo lavorato ogni giorno per trovare una strada alternativa. L'abbiamo individuata, ed è quella che oggi percorriamo. Adesso lavoreremo per evitare gli aumenti anche il prossimo anno".
"Sono molto soddisfatto di poter garantire oggi che, se il Consiglio lo vorrà, Irpef e Irap resteranno invariate per i sardi", dice l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci.
Il congelamento dell’aumento è stato possibile attraverso la riduzione (in Finanziaria) dello stanziamento per il Fondo residui perenti dell'importo pari alla perdita di gettito (70 milioni).
"Una manovra molto tecnica, che non poteva essere né individuata né garantita prima del via libera alla delibera sul preconsuntivo 2015 licenziata dalla Giunta martedì 8 febbraio, delibera che fa i conti sull'avanzo di amministrazione del 2015 rispetto a quello dell'anno precedente - si legge in un'apposita nota stampa della Regione -. In pratica, la legge 118, quella sul bilancio armonizzato, impone che il fondo residui perenti vada incrementato con un accantonamento ulteriore del 20% all’anno del suo importo totale. Non sapendo se con l'avanzo di amministrazione si sarebbe potuta garantire quella quota ulteriore, si è dovuto iscrivere la quota nel bilancio di previsione 2016 approvato a dicembre. Avendo poi il preconsuntivo approvato l'8 febbraio rilevato un avanzo di amministrazione superiore a quanto necessario, è stato possibile “liberare” dalla manovra l’importo pari a quello che si stimava di poter incassare con l’aumento del gettito Irap e Irpef, e destinare così al fondo perenti parte dell’avanzo di amministrazione.
Dopo ulteriori verifiche tecniche da parte degli uffici, la proposta di non applicare gli aumenti nel 2016 è stata annunciata dall’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci in una conferenza stampa alla quale è stato invitato anche il presidente della Commissione Bilancio Franco Sabatini, per ribadire che sulla questione delle tasse e sugli sforzi per la loro cancellazione Giunta e maggioranza consiliare hanno lavorato in stretto contatto".