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“La salute dei sardi è in questo momento valore primario da tutelare con tutti i mezzi disponibili. Però non posso fare a meno di cogliere e condividere la disperazione dei nostri operatori economici che dall’oggi al domani sono tenuti a chiudere”.
Lo scrive la deputata del Pd, Romina Mura, sul suo sito personale e aggiunge: “Regione sarda e Ministero della salute facciano un supplemento di riflessione, sulla base di ulteriori dati, se davvero ci sono. E se i dati relativi alla diffusione del contagio, al rapporto fra i tamponi fatti e i positivi e al livello di occupazione di posti letto e terapie intensive sono effettivamente rassicuranti si riveda la decisione, nelle forme e con le modalità previste dalla Legge. Su questo tema per me non c’è casacca politica che tenga, anche perché i 21 parametri così come la tempistica in base a cui i territori vengono inseriti in zona gialla, arancione e rossa sono stati decisi dal Ministero di concerto con le Regioni” – ha concluso Romina Mura, deputata in Parlamento.
Intanto, cosa si può fare in zona arancione
In breve sintesi, un piccolo vademecum da seguire scrupolosamente con le regole per non incorrere in pesanti sanzioni.
Mobilità e spostamenti. Si può circolare dalle 5 del mattino fino alle 22 della sera ma nello stesso Comune. E’ consentita una sola visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 km dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di provincia. C’è la possibilità di spostarsi in altri Comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Occhio al coprifuoco, ossia è vietato circolare dalle 22 alle 5, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. Rientro alla residenza, domicilio o abitazione sempre consentito.
I negozi rimarranno aperti, per i centri commerciali invece chiusura nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all'interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.
A scuola C’è l’attività in presenza al 100% per scuole dell'infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni (In Sardegna a partire dal 1° febbraio 2021). Università aperte/chiuse su autonoma decisione, in base all'andamento dell'epidemia.
I trasporti pubblici Ok con un ‘riempimento’ tollerato al massimo al 50% dei mezzi, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato.
Ristorazione, bar In questo caso, consumare all’interno è vietato all'interno di bar e ristoranti e nelle pertinenze attigue. Dalle 5 del mattino e fino alle 18 è possibile l'asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali che hanno la cucina. Per la consegna a domicilio non ci sono senza limiti di orario. E’ inoltre vietato consumare cibi e bevande in strade o nei parchi dalle 18 alle 5 del mattino.
Musei, cinema, palestre. Restano chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine, ma sono aperti i centri sportivi; per le attività sale bingo e similari, sono sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie.
(Nell'immagine di apertura, una pattuglia della Polizia Municipale di Cagliari; nel riquadro, la deputata del Pd, Romina Mura)