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È tutto pronto per la trentaquattresima edizione di “Ittiri Folk Festa”. organizzato dall'associazione Ittiri Cannedu che, ancora una volta, conferma tuttala sua originalità, longevità e ricchezza di proposte.
La manifestazione è stata presentata questa mattina alla sala Milellla dell'Università di Sassari alla presenza del sindaco di Ittiri Antonio Sau, dell coordinatore delle iniziative culturali e scientifiche Giammario Demartis, dell presidente dell'associazione Ittiri Cannedu Piero Simula, e Ottavio Nieddu della commissione Premio Zenias.
7 i gruppi stranieri di quest’anno che si alterneranno nelle serate ad Alghero, Ittiri e Thiesi per “riunirsi” nella Gran Parata di domenica (ore 18) per le vie del centro: “Nantou” Folk Dance Group (Taiwan), Compagnia Integral de Danzas Especializadas de Bolivia-Cidebol (Bolivia), Ballet Folklorico“Gustavo Vaquera Contreras” - Zacatecas (Messico), Centro des Artes Montedearte – Manta (Ecuador), Grupo Folklorico “Repùblica Saraki” - Luque (Paraguay), Ensemble Toska Stip di Skopje (Macedonia), Ensemble “Iriston” (Ossezia del Nord-Alania).
Tra i gruppi sardi, prevista la presenza del Gruppo Folk “Tradizioni Popolari” di Galtellì, Gruppo Folk “San Gemiliano” di Sestu, “S’Urzu e sos Bardianos” di Fonni, Gruppo folk “Brathallos” di Fonni, Gruppo folk “Pro Loco” di Samugheo, Maschere “Sos Tintinnatos” di Siniscola, Gremio dei “Massai” di Sassari, gruppo B. V. del Rimedio di Ozieri, Trombe e Tamburi “Sa Sartiglia” di Oristano, Banda musicale di Ittiri e Ittiri Cannedu, che festeggia quest'anno i 45 anni di attività.
Non mancherà anche un tocco dalla penisola, con il gruppo salentino l'Aia Noa, che proporrà le danze tipiche, soprattutto pizzica e taranta.
L’ospite d’onore sarà il gruppo Cordas et Cannas, insignito del Premio Zenias per il contributo dato alla cultura e alla musica sarda in oltre 40 anni di attività.
L’anteprima sarà per Giovedì 18 luglio alle 21.00, con “In Alghero Folk International” a Lo Quarter. Venerdì 19 ci si sposta a Ittiri: alle 18.00 saranno inaugurate tre mostre tra le quali “L'inferno dantesco” della pittrice Liliana Cano e l'edizione speciale di “Sonos e Ballos” con “Folk and Beer” rassegna di musiche popolari e birre artigianali, in programma in piazza Odeon alle 21.00. Sabato, sempre a Ittiri si svolgeranno, rispettivamente, il Premio Zenias (alle 12.00 presso il Palazzo Comunale) e Appuntamento col ballo (alle 22.00 allo stadio comunale).
Domenica a Ittiri, alle 11.00, nella Chiesa di San Francesco sarà celebrata la Messa dei Popoli. Seguiranno alle 18.00, la Gran Parata dei gruppi per le vie del centro e, alle 22.00, allo stadio comunale, un nuovo Appuntamento col ballo.
Lunedì, ancora a Ittiri, alle 21.30 in piazza Umberto, andrà in scena la Rassegna di sapori e musica dal mondo (ore 21.30 piazza Umberto). Si chiuderà Martedì alle 21.00 a Thiesi (anfiteatro Seunis) con “Mesumundu in Thiesi”
“È un momento di particolare unione, al quale partecipano tutti i gruppi ospitati a Ittiri, a qualsiasi religione appartengano e propongono un canto o una danza del loro Paese. Quindi quest'anno parteciperanno alla Messa dei Popoli Messico, Macedonia, Paraguay e Salento”,così Maria Caterina Manca, storica conduttrice degli eventi di Ittiri Folk Festa.
A detta del Sindaco di Ittiri Antonio Sau, “L'associazione Ittiri Cannedu e Ittiri Folk festa sono patrimonio del nostro centro, l'espressione migliore della nostra comunità. L'associazione ha rappresentato al meglio le nostre tradizioni mettendole a confronto con le tradizioni e le culture di gruppi provenienti da tutto il mondo, e questo ha arricchito tutti. Ittiri Folk festa lancia un messaggio preciso: non si cresce se ci si divide, ma è il confronto tra le diverse identità che può migliorare la società”.
“Sono nove gli eventi, – queste le parole di Giammario Demartis, coordinatore scientifico delle iniziative culturali: a partire dalla mostra di Liliana Cano, passando per quella sulla pittura del '900 e l'abbigliamento tradizionale di Ittiri che propone opere di Giuseppe Biasi (aveva uno studio a Ittiri) e Locatelli, quella sull'intreccio e le tradizioni equestri di Fonni, sugli strumenti musicali dell'area mediterranea e il corredo di Sant'Efisio, e ancora l'espisizione delle opere di Cenzo Cocca e Peppe Salaris”.
“Abbiamo scelto di dare il riconoscimento ai Cordas et Cannas, – ha rimarcato Ottavio Nieddu – una formazione visionaria che a fine anni '70 ha voluto rielaborare in chiave contemporanea la nostra tradizione musicale. Sono stati tra i primi a partecipare al festival di world music di Peter Gabriel. Poi fanno tanta attività nel sociale”.
A detta di Piero Simula, “Le iniziative collaterali hanno toccato in questi anni tutti gli aspetti della cultura popolare ed è uno degli aspetti di cui andiamo più fieri, un nostro tratto caratteristico”.