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La festa di San Giovanni Battista, che viene onorato dai cristiani il 23 e il 24 giugno, ha in realtà un’origine pagana. L’usanza di accendere dei fuochi in onore del Santo è legata alle celebrazioni per l’arrivo del solstizio d’estate che cade il 21 giugno e segna, appunto, l’arrivo dell’estate.
Anche Ittiri, paese in provincia di Sassari di quasi 9000 anime, si prepara per i festeggiamenti in onore del Santo originario della Giudea. Il comitato, formato da giovani volontari, nasce nel 2014 per volontà del parroco Don Virgilio Businco, il quale vuole ridare la giusta importanza e il giusto valore alla festa da troppo tempo dimenticata dagli ittiresi.
Non lontano dal centro abitato sorge la piccola chiesa intitolata a San Giovanni Battista, un edificio umile e semplice proprio come l’immagine del Santo nell’iconografia cristiana. Gli anziani del paese ricordano che la festa anticamente fosse dedicata e anche organizzata dai contadini, infatti, nel sardo locale è detta sa festa de sos zappadore. Ancora oggi si da spazio alla tradizione è il 23 giugno nei vari rioni è usanza accendere grandi falò, ma quei giorni sono accompagnati dai riti religiosi, che occupano gran parte della giornata.
Assai partecipata è la processione per le vie del paese che si vestono a festa e la messa cantata dal Coro di Ittiri. Ma in queste giornate di forte devozione c’è spazio anche per il divertimento, infatti la serata del 24 giugno sarà animata dal gruppo nuorese Istentales, per poi ballare fino all’alba con Dj Matrix, insomma, un buon connubio tra innovazione e integrazione.