PHOTO
Per una notte il Molo di Olbia si è trasformato in una spiaggia. La spiaggia di Jovanotti. La spiaggia del JovaBeachParty. Un festival più che un concerto, una festa più che un’esibizione musicale.
E’ stato un Jovanotti totale: cantante, deejay, producer, performer, comico, e tanto altro. La musica al centro di tutto, di ogni tipo. E i 15 mila fan in delirio per una notte fantastica.
Fin dalle 4 del pomeriggio si sono alternati sul palco diversi gruppi che hanno animato il villaggio del JovaBeachParty in attesa dell’evento principale cominciato alle ore 20,30. E’ stato lì che Lorenzo, come lo chiamano i suoi fan, ha salutato Riva Starr, dj e produttore italiano che vive in Inghilterra, e ha cominciato il suo show.
In realtà “Jova” era già stato presente sul palco in precedenza visto che ha duettato praticamente con tutti i gruppi che si sono alternati prima del suo turno, a conferma di un coinvolgimento totale in questo evento da parte dell’artista romano, ma ormai toscano d’adozione.
Con “Ciao Mamma” e “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” è iniziato lo spettacolo che ha visto un solo one man show, ovvero Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Per tutta la serata, infatti, ha alternato i suoi successi più famosi ad altri pezzi non suoi, ma mirati a far ballare e divertire la gente: un mixer e una playlist hanno trasformato Jovanotti nel più scatenato dei Dj (Duft Punk, Nirvana, Corona, Samba e Santana tra i suoi artisti proposti).
Non sono mancati anche i duetti con due ospiti attesissimi: Fiorello e Salmo. Il primo è salito sul palco dopo un’attesa di mezz’ora (“Stavo andando in bagno, ma Lorenzo mi ha detto che stavo per salire sul palco e invece non mi chiamava più, io soffro di prostata ormai”, ha esordito l’artista siciliano), e con Jovanotti ha duettato sulle note di “Spiagge”, hit degli anni ‘80 quando i due animavano i villaggi e le radio italiane.
Molto toccante anche l’omaggio al grande Andrea Parodi con “No potho reposare” che i due, insieme al cantante sardo dei Forelock e Arawak, hanno voluto dedicare a tutta l’Isola. Poi è stato il turno di Salmo, il rapper olbiese che ormai ha conquistato tutte le vette delle classifiche italiane dedicate al genere. Jovanotti lo presenta come la novità assoluta del panorama musicale italiano e con lui ha duettato in “90MIN” grande successo dello stesso Salmo. Visibilmente emozionato di cantare davanti alla sua gente, il rapper ha poi chiuso la sua performance con “Ho paura di uscire”.
Lo show si è protratto fin quasi mezzanotte, quando Jovanotti ha presentato la sua band e, dopo aver cantato praticamente tutte le sue hit, ha salutato e ringraziato il pubblico di Olbia, accorso in massa per il sesto dei 16 appuntamenti del JovaBeachParty.
Infine, per chiudere, un piccolo appunto all’organizzazione. Far sì che vada tutto liscio quando 15 mila persone accorrono tutte insieme in uno spazio così ristretto è certamente impossibile, però si potevano evitare alcune situazioni che hanno probabilmente complicato di più la vita delle persone. I token, i famosi gettoni con cui si poteva acquistare cibo e bevande all’interno dell’area adibita al concerto, non hanno convinto, tra prezzi esorbitanti e discordanze tra cosa si poteva acquistare e cosa no (l’acqua, per esempio, che si poteva acquistare anche con soldi contanti, in alcuni casi non è stata concessa a chi non aveva token disponibili).
E poi il villaggio: variegato, pieno di stand diversi, ma troppo dispersivo e con i comfort, annunciati nel programma del concerto, non completamente “in vista”. Disagi pesanti anche all’uscita e scene di agitazione generale, quando il fiume di persone ha dovuto raggiungere le tre aree di sosta adibite, con forse troppi pochi mezzi messi a disposizione per il trasporto.