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Il gruppo Allerta Barbagia organizza l'8 marzo a Cagliari il corteo in difesa della sanità pubblica della Barbagia Mandrolisai. Si parte alle ore 9.30 da piazza Giovanni XXIII, a Cagliari, in direzione di via Roma, dove sorge il palazzo del Consiglio Regionale.
"Dopo la manifestazione del 24 settembre - afferma Pina Cui, ex attivista del gruppo Sos che con il suo nuovo gruppo allerta in Barbagia organizza la manifestazione -, torniamo a Cagliari a chiedere a chi dovrebbe rappresentarci cosa hanno fatto in questi mesi. Avevamo chiesto loro di fare un favore ai sardi e di andarsene a casa ma ad oggi non hanno fatto neanche questo".
"La situazione è ulteriormente peggiorata, mentre all'inizio l'emergenza urgenza non veniva garantita solo nella Barbagia Mandrolisai, successivamente il problema si è allargato a Nuoro e provincia e a gran parte della Sardegna.. Quello che abbiamo potuto vedere (con notevole ritardo) è solo la nomina dei Direttori Generali. Si parla di case di comunità, ospedali di comunità, concorsi, grandi sogni che farebbero sorridere se non si trattasse di vite umane".
"Come si può pensare - prosegue la Cui - che i malati possano aspettare il tempo necessario affinché questi progetti vengano realizzati? Servono risposte immediate all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, in primis medici e personale sanitario (quello presente è ormai allo stremo)".
"Vogliamo che il nostro Ospedale e distretto sanitario montano di Sorgono in zona svantaggiata torni ad avere le funzioni per cui era nato, il terzo polo sanitario a Nuoro. Vogliamo che la Sanità pubblica torni a funzionare in tutta la Provincia e in tutta la Sardegna. Il potere gestionale deve passare alle Assl che per prime sono a conoscenza delle criticità presenti. Abbiamo chiesto che per l'8 marzo venga convocata una riunione straordinaria del Consiglio Regionale all'esterno del palazzo in modo che ci possa essere un confronto con tutti i cittadini. L'invito a partecipare è stato inviato anche al ministro Speranza. Tutti i sindaci della Sardegna sono invitati a riunire i propri Consigli Comunali a Cagliari. Chiediamo alla Chiesa di partecipare. L'8 marzo è la giornata internazionale della donna in ricordo di morti avvenute, ma anche di conquiste sociali e politiche ottenute".
"Chiediamo a chi ha organizzato manifestazioni di unirsi a noi. Chiediamo a tutti i cittadini sardi di unirsi a noi nella speranza che questa data abbia anche un nuovo significato. Quello in cui noi sardi cominceremo a riconquistare i nostri diritti: il diritto alla salute e il diritto alla vita. Non saranno presenti bandiere politiche e/o sindacali, perché per decenni non ci siamo sentiti rappresentati da nessuno ed il risultato è sotto gli occhi di tutti Per quanto ci riguarda le bandiere torneranno a sventolare tutte quando i malati e i cittadini avranno avuto i loro diritti. Chiederemo ancora una volta provvedimenti immediati o in mancanza di questi che se ne vadano a casa".