Si è svolta ieri a Sassari, nella caserma “La Marmora” di piazza Castello, la cerimonia per salutare il rientro dei militari della Brigata Sassari dalla missione UNIFIL. 

L’evento, che ha visto schierata la pluridecorata Bandiera di Guerra del 151° Reggimento Fanteria “Sassari”, si è svolta alla presenza del Comandante del Comando delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Luigi Francesco De Leverano, del Comandante del Comando delle Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Bruno Stano, del Comandante della Divisione “Acqui”, Generale di Divisione Antonio Vittiglio e di numerose autorità civili, religiose e militari della Sardegna.

A testimoniare la vicinanza e la gratitudine del popolo libanese era presente anche il sindaco della città di Tiro Hassan Dbouk. Da aprile a ottobre i "sassarini" sono stati impiegati per la prima volta nel “Paese dei cedri” per garantire il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Agli ordini del Generale di Brigata Arturo Nitti, i "dimonios" hanno garantito il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e nel garantire la sicurezza dei propri confini (in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele), l'assistenza alla popolazione civile e il sostegno alle forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area per prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni per una pace duratura.

L'operazione, denominata "Leonte", ha visto l’impiego di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità. Del contingente hanno fatto parte 1.000 militari italiani (500 i soldati della Brigata "Sassari") che hanno operato insieme ai "peacekeepers" di Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. Il contingente nazionale era costituito da personale del Comando Brigata, da unità provenienti dal 151° Reggimento fanteria "Sassari" di Cagliari, dal 5° Reggimento Genio Guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell’Esercito.

Fonte: Esercito.difesa.it