Il responsabile della CGIL del Distretto sanitario di Sorgono, Tonino Marras, lancia l’allarme.

“Ha avuto inizio la procedura di trasferimento di una parte delle prestazioni di laboratorio analisi, per quanto riguarda il settore di Immunometria, dall’unità operativa San Camillo e del laboratorio di Macomer a quello del presidio ospedaliero San Francesco di Nuoro. L’operazione è stata giustificata nell’ambito della razionalizzazione della rete dei laboratori aziendali e finalizzata ad un risparmio di risorse”.

“È assolutamente sorprendente e grave come la direzione aziendale stia desertificando il territorio della Barbagia, del Mandrolisai e del Marghine sopprimendo i laboratori di analisi di fondamentale importanza nell'iter diagnostico e di prognosi”.

“E’ altrettanto fuori da una logica organizzativa voler concentrare la stessa attività di laboratorio lontano da  un territorio con una bassa densità di popolazione e distribuita in un territorio vasto come la Barbagia-Mandrolisai. Un modello organizzativo come quello proposto è giustificato nell’area metropolitana di Cagliari e di Sassari, non certamente da noi. E’ evidente quindi, che  tale operazione non è solo di ordine organizzativo ne di un razionale utilizzo delle risorse, come fa intendere la Direzione Aziendale, ma ha come unico scopo quello di accentrare nel capoluogo, come d’altra parte abbiamo visto in passato, diversi servizi, compresi i trasferimenti dei dirigenti medici a discapito dell’assistenza Ospedaliera e distrettuale della Barbagia- Mandrolisai”.

Per quel che riguarda il laboratorio analisi di Sorgono Tonino Marras ricorda che grazie ad una organizzazione territoriale  dei centri prelievi nei distretti di Desulo ed Aritzo, negli ambulatori dei vari paesi e con l’attività dell’ADI, finalizzata  ai prelievi a domicilio, ha saputo conquistarsi la credibilità sul campo svolgendo un ruolo di unico attore reale e di indispensabile supporto diagnostico alla assistenza ospedaliera e territoriale con dati funzionali e gestionali di primo livello, con una capacità qualitativa e di risposta rapida rispetto ai bisogni della popolazione .

“Da svariati anni l’attività gestionale del laboratorio - spiega Marras - è orientata ad un più efficiente utilizzo delle risorse, eliminando gli sprechi dei reagenti  ed  inviando al laboratorio del S. Francesco, due volte alla settimana, solo gli esami  di alto costo. Anziché pensare ai trasferimenti di servizi che funzionano, la direzione aziendale deve dare risposte serie, rapide ed efficaci ad una serie di inefficienze che stanno creando notevoli problemi  alla normale attività e che stanno mettendo a rischio la stessa sicurezza dei pazienti e degli operatori”.

“Riteniamo utile, necessario e doveroso far presente che la CGIL, i cittadini e le popolazioni della Barbagia Mandrolisai, non intendono subire passivamente una tale operazione di scippo. Infatti – conclude il responsabile della CGIL del Distretto sanitario di Sorgono - nell’apprendere il ridimensionamento del laboratorio sono entrati in una generale e decisa  agitazione col proposito che ove si dovesse portare a termine tale ingiusta e ingiustificata operazione, potrebbero passare ad altre e più dure lotte democratiche, coinvolgendo naturalmente  tutte le organizzazioni politiche, sindacali e istituzionali”.