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Attentati incendiari e intimidazioni, sospetti, malumori e tensioni sociali. La Chiesa sarda è fatta oggetto da qualche tempo di una serie di azioni violente che lasciano sgomente intere comunità. Valledoria, Orosei e Siniscola coinvolte in un susseguirsi di eventi inquietanti che aprono interrogativi pesanti, rendendo quanto mai necessario un momento di profonda riflessione sociale.
VALLEDORIA: INCENDI IN CHIESA, PARROCO TRASFERITO
Don Francesco Mocci, parroco di Valledoria, ha lasciato la cittadina in tutta fretta dopo che fra il 5 e l’8 gennaio due incendi hanno reso inagibile la chiesa del Cristo Re. Pesanti avvertimenti che sarebbero seguiti a una serie di furti all’interno dell’abitazione del sacerdote e anomali cortocircuiti con principio di incendio, avvenuti già a maggio, nella chiesa della Ciaccia e in quella della Muddizza (frazioni del paese). I due recenti roghi sono divampati durante le messe vespertine, danneggiando pesantemente la sagrestia e gli arredi dell’edificio sacro.
Una situazione che ha convinto il vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias, monsignor Roberto Fornaciari, a trasferire il prelato due anni dopo il suo insediamento alla guida dei fedeli della località marittima.
Alla chiesa sono stati apposti i sigilli dalla Procura della Repubblica di Sassari, che indaga sulla vicenda per capire chi possa aver appiccato le fiamme. Don Mocci, interrogato dai carabinieri, ha raccontato di non avere idea di chi possano essere i responsabili, ma le maglie delle indagini si starebbero stringendo attorno ai colpevoli.
OROSEI: BRUCIATA L’AUTO DEL PARROCO
Paura e incredulità anche a Sos Alinos, frazione di Orosei, dove alle 21:30 dell’11 gennaio è stata data alle fiamme l’auto del parroco don Giovanni Delussu, una Volkswagen Polo. La vettura era parcheggiata nei pressi della chiesa di Sant’Antonio Abate quando è stata avvolta dalle fiamme che l’hanno completamente distrutta. Inutile l’intervento dei vigili del fuoco.
Sul posto è intervenuta una squadra di Siniscola, i pompieri hanno domato le fiamme e poi messo in sicurezza e bonificato il sito. Effettuati anche i primi rilievi per accertare la causa dell’incendio, che potrebbe essere stato innescato dolosamente con del liquido infiammabile. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.
SINISCOLA: MINACCE IN CHIESA
Alcuni giorni fa, una lettera anonima ha raggiunto la chiesa di San Giovanni Battista a Siniscola, amministrata dal parroco don Antonello Tuvone. La missiva, dal tono chiaramente minaccioso, era rivolta a due persone ben precise, privati cittadini. Il religioso ha puntualmente informato i carabinieri dell’accaduto.
Nei giorni scorsi, sui canali Whatsapp dei cittadini del centro baroniese sono circolati messaggi che rivelavano dettagli sulla lettera in questione, scoraggiando la popolazione dal prendere parte alle celebrazioni pubbliche in onore di Sant’Antonio, in programma il 16 gennaio con i tradizionali fuochi comunitari, paventando la possibilità che avvenisse qualcosa di grave in quel contesto. Fortunatamente, in realtà, non si sono registrati ulteriori episodi di violenza.
La vicenda ha aperto un dibattito in paese: comunità e forze dell’ordine non sottovalutano l’accaduto.