Era rimasta ferita a una zampa oltre un mese fa nel Parco di La Maddalena e dopo numerose segnalazioni di volontari e animalisti ora la cinghialetta Maddy riceverà le adeguate cure nel Centro di allevamento e recupero della fauna selvatica di Bonassai.

Lo ha fatto sapere l'assessore regionale della Difesa dell'ambiente, Marco Porcu. Questa mattina i veterinari del Carfs hanno fatto un sopralluogo a La Maddalena per predisporre la tipologia di cattura e trasferimento di Maddy nel Centro di recupero, dove le sarà fatta una diagnodi e sarà stabilito se sottoporla a terapia o a intervento chirurgico. La cattura in sicurezza sarà eseguita nei prossimi giorni, in collaborazione con l'Ente parco e con la Forestale. Solo dopo le opportune valutazioni dei veterinari si saprà quale potrà essere il destino della cinghialetta che da circa 40 giorni si aggira zoppicante e sofferente nel territorio del Parco maddalenino.

A segnalare su diversi canali social la presenza di Maddy sono stati alcuni animalisti che avevano notato la cinghialetta ferita, probabilmente con una zampa fratturata. La segnalazione ha suscito molta emozione sul web e indignazione per il mancato intervento delle autorità. Oltre alle segnalazioni, era stata pubblicata una petizione online per chiedere che fosse salvata. Appena l'appello è arrivato alle istituzioni nelle forme dovute, e non tramite social, si è subito attivato l'intervento dei veterinari. Maddy sarà ora curata e solo in secondo momento, a seconda del suo stato di salute, sarà deciso se potrà essere rimessa in natura o se dovrà continuare la sua vita in cattività.