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Come da tradizione, il 15 gennaio, il simulacro di Sant'Efisio, l'imponente statua scolpita dal Lonis, verrà portato in processione per le strade del centro cittadino, per la Passio Sancti Ephisi, la processione del martirio, che ricorda il momento in cui Efisio fu martirizzato. Il programma religioso prevede alle 18 la processione del martirio e a seguire nella Chiesa di Sant'Efisio, la Santa Messa officiata dall'Arcivescovo di Cagliari, Mons. Arrigo Miglio.
A causa dei lavori di rifacimento di alcune vie nel quartiere di Stampace, che non consentono quindi il transito in sicurezza dei fedeli, l'Arciconfraternita di Sant'Efisio in accordo con il Comune di Cagliari, ha previsto alcune modifiche temporanee al percorso della processione.
I confratelli e le consorelle dell'Arciconfraternita del Gonfalone, una rappresentanza di miliziani, accompagnati dai suoni dei repertori religiosi delle launeddas, oltre ai numerosi fedeli che ogni anno accompagnano il Santo nella sua prima uscita dell'anno, compiranno un percorso ad anello più breve attraverso le suggestive stradine del centro storico partendo dalla Chiesa di Sant'Efisio. Quest'anno anche il sindaco Massimo Zedda partirà assieme ai devoti dalla chiesetta e non, come di consueto, dal Palazzo Civico.
La processione si dirigerà quindi dalla via Sant'Efisio, verso via Azuni, passando attraverso il Portico degli Alberti e in via Portoscalas, si immetterà nel corso Vittorio Emanuele percorrendo i pochi metri fino a Piazza Yenne e nuovamente in via Azuni per raggiungere, infine, la Chiesa dove sarà celebrata la Santa Messa solenne.
Sabato 17, alle 10:30, al Centro culturale Spiga a Villa San Pietro, l'assessore Barbara Argiolas sarà presente all'incontro pubblico con le comunità, organizzato proprio sul tema della trasmissione alle generazioni future della ricchezza ricevuta in eredità dalle passate generazioni.