Scrive L'Espresso:

"La parola d'ordine è sempre la stessa, accattivante ma ingannevole: sviluppare il turismo, unica economia possibile per la Sardegna. E poco importa se il turismo lo si declina come colate di cemento sulle coste. C'è poi il grimaldello per aggirare le leggi di tutela ambientale e paesaggistica: il golf. Sì, perché la giunta regionale guidata dal berlusconiano Ugo Cappellacci nel 2011 ha varato una leggina (la numero 19 del 21 settembre) che riconosce al golf un valore strategico nello sviluppo dell'economia sarda, consentendo così a progetti immobiliari presentati come "pertinenze" dei green, di attraversare le maglie del Piano regionale paesaggistico voluto dall'ex governatore Renato Soru.".

Dovrebbe sorgere a Bosa un imponente progetto immobiliare che prevede la nuova costruzione di palazzi e alberghi super lusso. Una colata di cemento che va oltre i 250 mila metri cubi che andrebbero ad occupare parte dei 330 ettari di uno dei litorali più belli e preziosi della Sardegna.

La vicenda è stata ripresa dal settimanale L’Espresso.

La giunta regionale ha varato una legge che riconosce al golf un valore strategico nello sviluppo dell'economia sarda e che consentirebbe ai progetti immobiliari presentati come “pertinenze” dei green uno deroga del Piano paesaggistico.

E intanto, a Bosa è rivolta.