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“Una vergogna infinita. I tempi scanditi dall’Anas per cancellare i cantieri infiniti sulla 131 sono un’offesa alla Sardegna e ai sardi. Dopo aver fatto perdere dieci anni per una gestione scandalosa di 17 km di cantieri tra Sanluri e Nuraminis oggi si presenta un cronoprogramma che fa inorridire qualsiasi persona di buon senso. Pensare di dover attendere 900 giorni per realizzare il tratto tra Nuraminis e Serrenti, o 6 mesi per completare un ponte praticamente finito, o asfaltare un tratto di strada già definito in gran parte dell’intervento è inaccettabile sul piano tecnico, su quello amministrativo e su quello politico".
"Se questi tempi dovessero essere proiettati sul tratto tra Oristano e Sassari la Carlo Felice potrebbe essere conclusa entra 30 anni, nel 2044. Tutto questo è inaccettabile. Per cancellare quella vergogna servivano altre procedure e soprattutto altra tempistica. Si devono imporre cantieri giorno e notte, senza alcun tipo di deroga, proprio per la gravità della situazione che ha provocato un danno senza precedenti. Non solo non si prevedono cantieri h24, su tre turni, ma si dispongono tempi di realizzazione degli interventi che sono sul piano tecnico destituiti di ogni ragionevole buon senso. Il governo deve disporre nuove tempistiche proprio per porre tardivo rimedio al disastro viario di questi ultimi dieci anni. Lo deve fare senza perdere altro tempo”.
Lo ha chiesto stamane il deputato sardo di Unidos Mauro Pili che ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro delle Infrastrutture per denunciare la scandalosa gestione anche dei nuovi cantieri sulla 131 e della pianificazione proposta dall’Anas.
“In qualsiasi parte del mondo un’arteria di quella rilevanza non avrebbe mai provocato un disagio per un tempo infinito come quel tratto di 17 km della strada statale 131. Stiamo parlando di cantieri che hanno 8 anni di storia di lavori iniziati e mai conclusi, di revisioni progettuali, di varianti, di ritardi e contenziosi. E’ la dimostrazione – ha detto Pili – che il sistema degli appalti e dei cantieri Anas è totalmente inadeguato. E’ un sistema-carrozzone che non può più essere sottaciuto. Stiamo parlando di opere orizzontali e lineari, con espropri già effettuati, cantieri già aperti, tracciati stradali già definiti. Nonostante questo per il tratto tra Serrenti e Nuraminis, dopo 8 anni, si prevedono tempi da oggi di 900 giorni per la sua conclusione".
"Uno scandalo: 9 metri al giorno. Tutto questo con giustificazioni di revisioni progettuali che appaiono destituite di fondamento, visto che su quegli stessi progetti la stessa Anas aveva bandito le precedenti gare. E’ evidente che adeguamenti progettuali sono possibili ma nessuno di questi giustifica tempi di questa portata. Un tratto di strada, quello tra Serrenti e Nuraminis, che secondo il crono programma Anas, dovrebbe concludersi nel dicembre 2016. Una data inaccettabile proprio per la tipologia dell’opera e la possibilità di realizzarla su più fronti di realizzazione, trattandosi di opera orizzontale”.
“Analoga situazione nel ponte di Villasanta. Stiamo parlando di un’opera in avanzato stato di realizzazione seppur con ritardi di anni. Il ripristino del cantiere, il recupero delle opere già realizzate e il loro completamento non può in alcun modo giustificare i 180 giorni di cantiere previsti. A questo si aggiunge che rispetto ai documenti progettuali che si allegano si è in ritardo di tre mesi ancor prima di iniziare. I lavori dovevano partire il primo aprile, ma era evidentemente uno scherzo, ma ad oggi non c’è traccia di cantiere riaperto”.
“C’è un malcostume che si reitera e che vede le opere pubbliche in balia di tempistiche discrezionali ingiustificate e ingiustificabili. Tutto questo deve essere radicalmente modificato. Una strada dorsale come la 131 è opera strategica e fondamentale e non può in alcun modo accettare tempi biblici. A questo si aggiunge l’ennesima perdita di tempo che l’Anas e il governo reiterano sul tratto dal km. 109 al km. 210. Si prendono e perdono mesi e mesi per valutare progetti, e poi chiederanno mesi e mesi per gli adeguamenti, tutto questo con l’unico obiettivo di perdere tempo