PHOTO
"E' ora di squarciare un sistema che sta assumendo sempre di più risvolti inquietanti, l'acquisto di armi e la gestione degli approvvigionamenti per la Difesa. Vi è una commistione grave e inaudita che deve essere passata al vaglio di soggetti terzi e che non può restare chiuse nelle stanze del Ministero della Difesa. Capi di Stato Maggiore, dalla Difesa all'aeronautica, dalla Marina all'esercito che hanno ripetutamente lasciato i propri incarichi alla Difesa per assumere ruoli di primissimo piano nelle società che producono armi".
Lo ha detto poco fa il deputato sardo Mauro Pili anticipando i contenuti dell'interrogazione parlamentare presentata stamane alla Camera dei deputati.
"Per questo motivo stamane ho presentato un'articolata interrogazione parlamentare che mette in luce un sottobosco di rapporti e intrecci davvero preoccupanti. E' una capitolo appena aperto sulle implicazioni che tale sistema ha sulle basi militari in Sardegna, il principale luogo in cui queste armi vengono utilizzate. I vertici di primo piano del Ministero della Difesa hanno assunto con continuità che appare persino spregiudicata incarichi diretti e di primo piano nelle principali industrie belliche non solo italiane. Nel dettaglio riportato nelle interrogazioni emergono funzioni e ruoli in molti casi in coincidenza totale tra chi prima comprava e poi vendeva. Incarichi di approvvigionamento degli armamenti per conto della Difesa e non solo e poi a capo delle stesse società che vendevano gli armamenti".