PHOTO
Spagna (Barcellona), poi Torino e infine la Sardegna. Uno stretto collegamento geografico per il traffico della droga, un tassello conclusivo quello di oggi che ha permesso ai Carabinieri di chiudere il cerchio nell’operazione “Sacro e Profano” (iniziata nel 2014). Un intero sodalizio criminale è stato stroncato con la conclusione del filone di indagine che ha portato tra ieri sera e questa mattina all’alba alla notifica per gli indagati dei provvedimenti restrittivi della procura della Repubblica di Cagliari.
GLI ARRESTI. E’ stato chiaro il maggiore Valerio Cadeddu (nella foto in alto a sinistra), a capo della Compagnia Carabinieri Quartu di via Milano, che in stretta collaborazione con i colleghi delle rispettive tenenze di Sassari, Selargius e Torino, hanno stroncato una importante organizzazione che spacciava la droga in Sardegna. Non prima però di averla “comprata” dalla Spagna.
Cinque le ordinanze di custodia cautelare eseguite. In carcere sono finiti Fabrizio Serra, 47 anni di Quartu Sant'Elena; Raffaele Giordano, 47 anni nato a Castellammare di Stabia e residente a Candiolo (Torino). Ai domiciliari Andrea Sanna, 43 anni di Selargius; obbligo di dimora per Efisio Mattana, 50 anni di Quartu e Fernando Ferreri, 39 anni di Nichelino, nel Torinese. Il nome dell'operazione "Sacro e Profano" arriva dalla piazza in cui avveniva lo smercio dello stupefacente: piazza Sacro Cuore, a Quartu.
IL GIRO DI AFFARI. Marzo 2014 - giugno 2015 è il periodo nel quale i militari dell’Arma hanno focalizzato la loro attenzione su un traffico di hascisc dalla Spagna, in particolare Barcellona, passando per Torino, dove in realtà c’era la “base operativa” di Raffaele Giordano, considerato il numero uno del sodalizio, per poi arrivare nell’Isola, tra Cagliari e Sassari. In quell’occasione ci furono ben 16 arresti, trasportatori – pusher, dove fu tra l'altro sequestrato una quantità pari a 278 chili di hashish e poco meno di 3 chili di marijuana, con un giro d’affari stimato di circa due milioni di euro.