«Il Museo Aligi Sassu rappresenta un’eccellenza straordinaria nel panorama dei musei isolani, simbolo dell’apertura al mondo di un artista conosciuto e famoso così come vorremmo fosse la Sardegna». L’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi, nel weekend a Thiesi ha salutato con queste parole l’iniziativa “Musei Aperti” che, assieme a “Rochitas in festa” ha dato rilievo alle eccellenze culturali e gastronomiche del paese.

Il vivace simposio è stato moderato dal giornalista Francesco Pinna che ha paragonato la giornata a “sa die de s’atacu”, con l’auspicio che sia un momento storico e di svolta per un museo che ha voglia di aprirsi, anche grazie agli sforzi dell’amministrazione comunale. Oltre all’esponente della Giunta Pigliaru, nel corso del dibattito si sono confrontati  il sindaco Gianfranco Soletta, l’assessore alla cultura di Thiesi Salvatore Tanca, Antonella Mele della Fondazione Sassu, il docente dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari Giovanni Follesa, il curatore artistico Stefano Resmini e l’artista Giovanni Manunta.

Secondo l’assessore Morandi i piccoli musei rappresentano un presidio importante ma per valorizzarli è opportuno fare rete e coinvolgere la comunità e il territorio. La mostra d’arte “Tutti giù per terra” ideata da Resmini ha coinvolto i Sapiens sapiens, gruppo di 14 artisti sardi che espongono a Thiesi le loro creazioni rivoluzionarie, a tratti irriverenti, fino al 10 gennaio 2016.

L’attrattiva del museo è stata affiancata da “Rochitas in festa”, con gli invitanti profumi e i sapori di cicioneddos, alisanzas, porchetta, poscrabu, casu, culurgiones, seadas e tanti altri prodotti, e sullo sfondo le note dei gruppi a tenore (unici nel Logudoro) e l’organetto degli artisti locali.

Rochitas è l’antico quartiere di Thiesi situato su un tacco calcareo dove nei secoli sono state scavate nella roccia alcune caratteristiche cantine che, assieme alla torre prigione, alla casa Garau e ad altre abitazioni hanno accolto i turisti per l’intera giornata.

Nell’androne della casa comunale sono stati proiettati due documentari realizzati dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale Musiu sugli antichi mestieri maschili e sulle attività femminili. Mentre per tutta la sera spettacoli di giocoleria, clown e manipolazione del fuoco hanno fatto la gioia dei più piccoli.