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La Procura della Repubblica di Tempio Pausania non sembra intenzionata a fermarsi e, in attesa che riprenda la seconda tranche di demolizioni, ha deciso di presentare un ricorso in Cassazione contro il provvedimento del giudice Marco Contu che ha bloccato le ruspe per l'abbattimento della casa di Roberto Marche, a Li colmi, un'area demaniale inserita all'interno di una batteria militare realizzata alla fine dell'800.
Nella stessa zona un'altra casa, quella di Alessandro Acciaro, è stata invece rasa al suolo alcuni giorni fa dalle ruspe. Entrambe, sia quella utilizzata da Acciaro che quella di Marche, sono di proprietà della Regione perché costruite sul demanio e son divenute quindi bene pubblico.