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Quando guardi i suoi dolci, vedi delle creazioni meravigliose e ne pregusti i profumi. Contemporaneamente, noti anche la passione, l’amore, la cultura e il richiamo alla tradizione che rafforzano un'identità collettiva, quella della nostra Isola di Sardegna.
Anna Gardu, artista dolciaria di Oliena, trova l’ispirazione creativa nel suo paese, famoso per il suo artigianato, i ricami su scialli di seta, la pregiata lavorazione di gioielli in filigrana e la pregiata qualità dei suoi vini, come il del Nepente, ad esempio, il vino Cannonau che si produce nelle cantine del luogo ed elogiato dal poeta D’Annunzio.
Lei è portavoce delle memorie di un tempo, che oggi diventano attuali grazie alla sua tenacia e voglia di far rivivere la bottega dolciaria fondata dal suo bisnonno nel 1890 e portata avanti dalla bisnonna, poi da nonna Nunziata Colli e le sue figlie al fine di realizzare il suo sogno: creare la Filiera della mandorla autoctona e dar vita a un Laboratorio-Scuola Museo del dolce.
Le produzioni dell’artista di Oliena hanno trovato, qualche tempo fa, un estimatore in Vittorio Sgarbi che quest'anno l'ha scelta per rappresentare assieme ad altri artisti sardi la sezione Arte del padiglione Eataly all’Expo Milano 2015, dove dal primo maggio al 31 ottobre saranno coinvolti 140 Paesi e Organizzazioni internazionali, oltre a una previsione di pubblico che pare si aggiri intorno ai 20 milioni di visitatori.
ANNA, COME SI STA PREPARANDO PER PARTECIPARE AL GRANDE EVENTO DELL'EXPO 2015?
Cerco di prepararmi prima di tutto superando il peso della responsabilità che sento nel rappresentare me stessa e di conseguenza il mio territorio, non dimenticando chi mi ha dato questa grande opportunità di poter partecipare a un evento d'importanza mondiale. Mi riferisco al prof. Vittorio Sgarbi che, dopo essere stata selezionata dal suo Direttore Artistico Santino Carta per partecipare al concorso Pio Alferano, ha organizzato a Castellabate il premio, dedicato a Gioacchino Murat, che io poi ho vinto. Lo stesso Sgarbi che, dopo aver avuto modo di visionare e valutare il mio lavoro, ha voluto invitarmi all'EXPO' nel Padiglione Eataly di Oscar Farinetti.
CON QUALI DOLCI CERCHERA' DI CONQUISTARE I VISITATORI?
Lavorerò seguendo un tema, cercando di riportare sui dolci le essenze della nostra Isola.
COSA SIGNIFICA PER LEI PARTIRE DA OLIENA PER PARTECIPARE ALL'EXPO?
"Mi sento un po' come il topolino di campagna che va per la prima volta in città". Sento il grande onore per me e la mia terra di essere presenti a questo grande evento. Avverto anche la stima delle persone che mi vogliono bene e che mi danno la carica positiva per potermi esprimere al meglio cercando di valorizzare il nostro patrimonio gastronomico-culturale.
APPREZZATISSIMO E' STATO IL SUO PORCETTO ALLE MANDORLE, PERCHE’ QUEST'IDEA?
La mia è una deformazione professionale. Ormai credo di aver attribuito ai miei dolci un linguaggio, riuscendo a trasmettere, plasmando della pasta di mandorle, dei messaggi dettati dal mio cuore più che dalla mia mente. Il porcetto in pasta di mandorle rappresenta una dolce provocazione. Io spero che il buon senso prevalga sulla burocrazia e che tutta la polemica che è ruotata intorno all’iniziativa sia servita ad atti